E’ la partita più importante della stagione e, forse, qualche mese fa nessuno l’avrebbe immaginato. Negli auspici e nelle convinzioni del club granata la sfida col Monza avrebbe dovuto sancire una sorta di primato tra club ambiziosi della parte destra della classifica, pronti a scalare posizioni per arrampicarsi sulla parete di sinistra, quella più ambita e che regala le maggiori soddisfazioni specie a quei presidenti che hanno investito un bel po’ di milioni di euro nelle loro creature. Il Monza è in salute e non ha più di tanto accusato il contraccolpo della sconfitta di misura e non proprio meritata subita col Milan in casa. Prima dello stop contro l’ex squadra di Berlusconi, il Monza aveva infilato otto risultati utili di fila ed in trasferta ha una striscia vincente ancora aperta. Occhio, dunque, a non dare nulla per scontato. Anche per questo, dopo aver parlato a distanza alla squadra ed alla tifoseria, Danilo Iervolino aveva programmato un blitz di persona al Mary Rosy. Oggi era il giorno cerchiato in rosso, quello che il presidente aveva pensato e sperato di poter lasciare libero nella sua agenda per potersi dedicare alla questione più urgente, quella legata alla crisi della Salernitana che ha cambiato allenatore da poco, e sicuramente in ritardo, e che ora deve cambiare testa e pelle per poter centrare una salvezza che era data per acquisita a bocce ferme e che sul campo si sta rivelando più faticosa. Del resto, nel calcio niente viene regalato a nessuno. Ogni risultato va conquistato e questa è una lezione che anche la proprietà dovrà imparare. La risposta della tifoseria per la gara di domenica è stata fin qui tiepida. Poco più di cinquemila tagliandi staccati, un po’ perché il morale è basso ed un po’ perché il meteo per domenica non incoraggia. In ogni caso, la Salernitana dovrà vincere e svoltare. Il momento della verità è arrivato. Ora non si può più indugiare. La svolta va servita sul prato verde dell’Arechi. In casa la Salernitana da troppi mesi non sorride e non fa bottino pieno. E’ iniziata la Quaresima, ma il digiuno granata deve finire.
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