SALERNITANA, IL PIANO “C” –

La Salernitana deve ripartire dopo la seconda retrocessione consecutiva. Iervolino non lascia e con l’ad Milan lavora per il piano di rilancio. Il primo tassello sarà il nuovo direttore sportivo. Patron ed amministratore delegato assicurano di aver compreso gli errori commessi. Anche in passato lo si era detto, ma poi il campo ha detto altro. La Salernitana ha cambiato quattro direttori sportivi e nove allenatori in due stagioni al termine delle quali si ritrova con una doppia retrocessione che l’ha portata ad essere da un club ambizioso e con margini di crescita in A ad una sorta di nobile decaduta che, per giunta, deve anche digerire tutto quel che ha fatto da preludio alla sfida con la Samp. Non è stata certo una fase di facile gestione sotto tutti i punti di vista e tutto ciò che è accaduto ha turbato l’ambiente e la squadra. Bisogna ripartire, dunque. La domanda è: Iervolino e Milan su quali basi sceglieranno il nuovo ds, e, una volta ingaggiato, il nuovo uomo mercato avrà carta bianca, margini importanti di manovra non solo a livello di budget ma proprio in quanto ad autonomia di scelte e decisioni? Insomma, ci saranno confronti o vere e proprie invasioni di campo? Si riuscirà a dare continuità e stabilità ad un progetto tecnico? Si getteranno basi solide? Si sarà davvero fatto tesoro degli errori commessi? Insomma, il vero punto di domanda è questo: non sono tanto le intenzioni quanto il modus operandi, la strategia, la linea d’azione che Iervolino vorrà seguire. Per la poltrona di direttore sportivo Fabio Lupo e Daniele Faggiano sono i primi nomi a cui il club granata ha pensato. Non si dovrebbe attendere troppo per avere la fumata bianca. Prima il ds, poi l’allenatore, poi il mercato. Si seguirà questo cronoprogramma e sarebbe già un segnale di rottura col passato.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto