SALERNITANA, INIZIA UN’ALTRA SETTIMANA DI PASSIONE

Tutti in attesa, tutti col fiato sospeso. Il tempo è tiranno, si sa, e comincia pure a scarseggiare per la Salernitana. Il 25 giugno è la data oltre cui non si può andare, servirà rispettare l’invito della Figc a regolarizzare la situazione societaria per evitare la non iscrizione al campionato: sarebbe uno smacco enorme per tutti, a cominciare dai patron che in dieci anni sono riusciti a scalare le categorie del calcio nazionale, partendo dalla D ed arrivando fino alla A. Resta, però, da capire come Lotito e Mezzaroma riusciranno ad uscire da un’apparente fase di stallo. Qualche nome di imprenditore, qualche voce, qualche indiscrezione a proposito di un passaggio di consegne circola, ma dalla proprietà, come è anche ovvio e giusto che sia, non arrivano conferme. Tutt’al più sono giunte smentite e precisazioni circa il fatto che nessuna trattativa sia decollata prima del 10 maggio. Il giorno dopo la promozione, a Salerno la signora Cristina Mezzaroma annunciò, non senza rammarico, che sarebbero partiti da quel momento gli ultimi trenta giorni di presidenza di suo figlio Enrico. A voler fare due calcoli, partendo dal presupposto dell’assoluta attendibilità e serietà della moglie del copatron, questa potrebbe essere la settimana cruciale per il futuro della Salernitana, rimasta fuori dall’Assemblea della Lega A che era convocata per oggi e a cui ha partecipato Claudio Lotito. Il segnale inviato da Lega e Figc è stato forte, anche se i dubbi sulla legittimità dello stesso permangono, ma una cosa è certa: bisogna uscire al più presto dalle secche di una situazione che non può risolversi con il nulla di fatto. Pagherebbero solo Salerno e la Salernitana. Non crediamo che a qualcuno stia bene una prospettiva del genere, pur comprendendo le ragioni di tutti.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto