La Salernitana prepara la gara di lunedì a Bergamo nel ritiro di Paestum. I granata continuano ad allenarsi al Mary Rosy dove Inzaghi sta cercando di trovare le giuste soluzioni per la sfida alla Dea. La squadra di Gasperini ha onorato l’impegno europeo di giovedì, sprecando poche energie ed arruolando pochissimi titolari, ma ha comunque qualche assenza con cui fare i conti, a cominciare da Scamacca. In prima linea, però, Muriel appare caldissimo e non è escluso che possa giocare dall’inizio anche lunedì sera. Inzaghi pensa ad una difesa a quattro con Gyomber e Pirola al centro. Sulle fasce si valutano due opzioni, ma si attende anche il definitivo recupero di Bradaric. Il tecnico granata potrebbe schierare Mazzocchi a destra e Bradaric a sinistra, oppure inserire Daniliuc spostando l’ex Venezia sulla corsia mancina. A centrocampo Coulibaly, Bohinen e Maggiore dovrebbero formare il trio titolare. In attacco Tchaouna potrebbe trovare posto e giocare con Candreva sulla linea dei trequartisti alle spalle di Ikwuemesi. Cabral sembra uscito dai radar di Inzaghi che sta riservando pochissimo spazio a Martegani, mentre Kastanos gode di alterne fortune. Indizi in chiave mercato, anche se gennaio resta orizzonte lontano quanto misterioso perché molto dipenderà da come la Salernitana ci sarà arrivata in termini di punti e di entusiasmo. Lo ha detto a chiare lettere anche il presidente Iervolino due giorni fa nel corso del suo incontro con la stampa. E’ anche vero, però, che da gennaio in poi saranno ancora tante le partite da giocare e non mancheranno le possibilità, a patto che si saranno create le giuste condizioni ambientali per coglierle. La Salernitana deve ritrovare unità e compattezza ed in questo sarà importante sia il ruolo di Inzaghi sia l’eventuale scelta che il presidente dovesse compiere circa l’inserimento nei quadri di un direttore generale. Inzaghi, dal canto suo, dovrà dare prova di avere idee chiare, scegliendo un modulo ed una formazione base così da cominciare a tracciare una linea, una idea di percorso in cui possano riconoscersi i calciatori. Dovessero arrivare i risultati, tutto verrebbe da sé anche sotto l’aspetto della gestione di un gruppo che al momento viene descritto come disaggregato e lacerato. E in questo senso molto potrebbe incidere l’opera di un dirigente esperto, almeno stando a quello che sembrerebbe essere l’attuale orientamento della proprietà. Chi vivrà, vedrà.
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