SALERNITANA: LA CARICA DELL’ARECHI PER TENTARE L’IMPRESA

Rifugiarsi all’Arechi, in quello stadio che spesso è stato un fortino e che l’anno scorso è stato il teatro della festa promozione, per dare la scalata alla montagna chiamata salvezza. La Salernitana deve aggrapparsi ai suoi tifosi, anche se ora, dopo la scoppola di Terni e la contestazione che c’è stata in settimana, deve prima di tutto riconquistarli. Domani l’Arechi attenderà un segnale, una scintilla, un lampo che dal campo infiammi gli spalti dove saranno ancora una volta in tantissimi. La prevendita lascia pochi margini di dubbio: domani saranno più di diecimila all’Arechi per sostenere i granata nel delicato testacoda col Crotone. Penultima contro seconda: sulla carta il pronostico sarebbe chiuso, scontato, quasi una sentenza. Eppure, c’è una partita da giocare e la Salernitana ha la possibilità di ribellarsi al pronostico ed alla realtà di una classifica che non è certo rosea. I granata devono tirar fuori carattere, orgoglio, grinta, essere finalmente squadra e quindi capace di andare oltre i limiti dei singoli e superare tutti insieme l’ostacolo che si parerà loro davanti. Il Crotone formato trasferta è osso durissimo. In questa stagione la squadra di Juric ha perso solo a Cagliari e Pescara e fa punti lontano dallo Scida con grande continuità. Per questo, domani a fare la differenza dovranno essere stimoli e motivazioni. La Salernitana deve svegliarsi, uscire da uno stato di confusione mista a rassegnazione, perchè in sedici partite si può riscrivere la storia, a patto di crederci per davvero. Come ha fatto il Crotone che ben presto ha realizzato che la serie A non fosse una chimera, ma che, avendo gioco, gambe e qualità, fosse un obiettivo alla portata. Al punto che domani all’Arechi arriverà un migliaio circa di sostenitori ospiti per sostenere una squadra che ha smesso di sognare e che ha preso a crederci fino in fondo. Proprio la massiccia presenza di tifosi provenienti dalla Calabria ha indotto la questura a varare un piano sicurezza che prevede la chiusura delle strade e dei sottopassi nei dintorni dello stadio, nonchè la sospensione del servizio della metro cui si sopperirà con un incremento delle navette.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto