SALERNITANA: L’ATTESA DI MENICHINI

Il 17 agosto dello scorso anno Leonardo Menichini era un allenatore in vacanza. Neanche immaginava, forse, che l’indomani si sarebbe ritrovato a guidare la Salernitana. Accadde tutto in poche ore: prima l’addio di Mario Somma, poi il suo ingaggio che scatenò non pochi malumori presso gran parte della tifoseria granata tanto che, nel giorno del suo primo allenamento sul campo di Baronissi, Menichini dovette placare gli animi dei più accesi contestatori che ce l’avevano, in particolare, con i calciatori, alcuni dei quali erano considerati come gli artefici dell’addio di Somma. Il tecnico di Ponsacco ebbe un battesimo a dir poco di fuoco, ma non si scoraggiò. Anzi. Fin da quel primo giorno, Menichini assicurò che impegno ed entusiasmo non sarebbero mancati. Assumere la guida di una squadra a pochi giorni dal via del campionato non è facile, ancor di più se quella squadra è chiamata a vincere. Menichini è stato bravo ad adattarsi alla situazione tecnica preesistente, modellando pian piano la squadra secondo le sue idee. Duttile e camaleontica, la Salernitana dell’ex vice di Mazzone è stata capace di cambiar pelle senza mai perdere di vista l’aspetto più importante: ovvero il risultato. Continuità di risultati e vocazione corsara: su queste basi Menichini ha costruito il suo successo nonostante gli siano piovute addosso tante critiche. Anche Lotito lo ha bacchettato in certe occasioni, mentre con il ds Fabiani il rapporto non è mai stato all’insegna di una totale sintonia. Menichini, però, ha vinto ed ha l’appoggio di Tare, suo calciatore ai tempi del Brescia di Mazzone. Il ds della Lazio ne caldeggiò l’ingaggio ad agosto e, sebbene in questi giorni abbia pensato anche a Bisoli, resta un suo grande sponsor. Vinto il campionato, Menichini è alla finestra. Il contratto in essere con la Salernitana parla chiaro: in caso di B, infatti, per lui sarebbe scattato il rinnovo e, visto che la promozione è arrivata, toccherà, eventualmente, alla società fare la prima mossa. Il tecnico toscano aspetta di conoscere le intenzioni dei patron che, da un lato, valutano l’ipotesi di cambiare allenatore, dall’altro, però, non trascurano il particolare che Menichini abbia vinto il campionato ed abbia un contratto valido anche per la prossima stagione. Ed allora, prima di sciogliere le riserve, i patron vogliono incontrare il tecnico, confrontarsi sulla possibilità di proseguire insieme smussando qualche spigolo, specie il difficile rapporto tra Fabiani e Menichini. Il ds ha altri piani, ma lascia ai patron l’ultima parola. Un po’ come accadde l’anno scorso con Gregucci. Lotito e Mezzaroma avranno anche stavolta l’ultima parola. Menichini sa che l’addio è un’ipotesi tutt’altro che campata in aria, ma aspetta la chiamata dei patron. Le richieste non gli mancano, come i rivali per la panca granata. Pochi giorni ed il futuro non avrà più veli.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto