SALERNITANA: L’ATTESA STA PER FINIRE

Dopo dieci giorni di stop, il campionato cadetto sta per riprendere la sua corsa. La Salernitana sarà di scena domani a Lecce. Al Via del Mare saranno difronte seconda e terza della classe, separate da un solo punto in classifica ed entrambe chiamate a fare punti per rintuzzare i tentativi di rimonta di Monza e Venezia, ma anche per provare ad impensierire l’Empoli. I toscani sembravano piuttosto tranquilli dall’alto dei loro 59 punti, ma il covid potrebbe rimettere tutto in discussione. Domani l’Empoli non giocherà a Cremona e non dovrebbe scendere in campo neanche a Pasquetta, per la gara interna col Chievo, visto che l’Asl competente ha imposto lo stop alle attività della prima squadra fino al 7 aprile. La Lega B, però, non vuole derogare al regolamento sottoscritto in avvio di stagione e, dunque, una volta giocato il famoso jolly per la gara di domani, l’Empoli potrebbe addirittura rischiare di perdere a tavolino col Chievo. I toscani si sentono blindati dal pronunciamento dell’Asl, ma Lega non vuole far slittare la fine della stagione regolare. Insomma, prepariamoci ad un altro bel pasticcio all’italiana. Di sicuro, alla ripresa del campionato l’Empoli sarà semplice spettatore, ma più che mai interessato a cià che faranno le rivali. La Salernitana ed il Lecce sono giunti alla sosta in grandi condizioni di forma e domani daranno vita ad un confronto che metterà difronte stili di gioco e mentalità diversi. Nel 4-3-1-2 del Lecce Coda e Pettinari saranno gli attaccanti, Castori, invece, è alle dovrà valutare le condizioni di Veseli prima di decidere se schierare l’albanese in difesa e confermare Jaroszjnski a sinistra, dove Sy è stato recuperato in extremis per la panchina mentre marcherà visita Durmisi, due acquisti del mercato di gennaio che hanno fin qui dato pochissimo. E in verità pare aver portato poco, pochissimo alle casse sociali anche il passaggio di Akpa Akpro alla Lazio. Stando ai numeri del bilancio biancoceleste la cifra sborsata da Lotito per il trasferimento nella Capitale dell’ivoriano sarebbe di poco inferiore ai centomila euro.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto