SALERNITANA: LEO RUGGISCE E GRAFFIA FUORI DAL CORO

Che non sia un momento felice per la Salernitana è sotto gli occhi di tutti. Ma non sono solo i risultati sul campo a bocciare alcune discutibili scelte societarie e dirigenziali. La risposta della gente comincia a farsi sentire. Prima il silenzio assordante dell’ambiente, poi il clamore che arriva dai dati della prevendita e del botteghino dell’Arechi (domani sera si viaggia verso l’ennesimo minimo stagionale contro la Cremonese), fino alla disaffezione generale della piazza che dovrebbe far riflettere. Non ne sta azzeccando una il management granata. Le porte chiuse agli allenamenti sono oramai una costante che neppure fa più notizia. Le bocche cucite dei suoi tesserati, finanche del tecnico in sala stampa pre e post partita (eccezion fatta per un’informazione a… pagamento ndA) una sgradevole novità che non fa altro che alimentare una distanza tra la Salernitana e Salerno. Non certo con la solita stampa… cattivona.

Il tutto nell’anno del centenario che rischia di essere una sorta di arma di… “distrazione di massa”. Iniziative che si rincorrono senza una regia. O magari con una regia che distingue arbitrariamente in buoni e cattivi, Guelfi e  Ghibellini, Orazi e Curiazi, Montecchi e Capuleti. Il solito dividi et impera, insomma, anche questo infelice leit motiv di un anno che andrebbe programmato e celebrato per Salerno e la sua gente. Per la Salernitana, insomma come parte integrante del tessuto sociale. Non certo per pochi… eletti. A 360 gradi, insomma. Ma tant’è.

Quello che invece ha fatto notizia ieri è stato l’incontro organizzato dal club “Mai Sola” con il medico sociale della Salernitana, Italo Leo. Il responsabile del settore sanitario, sollecitato su svariati argomenti di sua competenza in orbita granata ha parlato a cuore aperto, infrangendo quella sorta di muro di gomma costruito evidentemente ad hoc. Le sue risposte non sono passate inosservate. “A livello comunicativo siamo chiusi, questo è un dato di fatto che non possiamo negare, ma lo siamo per linee guida dettate dalla direzione generale ed anche per questioni legate alla privacy dell’atleta – le parole del medico che ha aggiunto – Se noi di base ci chiudiamo e non comunichiamo all’esterno di conseguenza dobbiamo essere anche pronti alle critiche sulla gestione. A volte siamo obbligati a scrivere dei bollettini, per sottolineare alcune cose invece di altre, ma su questo dobbiamo sicuramente migliorare tanto”. Non solo. Leo si è spinto oltre, quando si è fatto cenno ad una sorta di frattura tra piazza e proprietà e dirigenza. “La Salernitanità’ non si riesce a farla capire a chi non è di Salerno. Solo noi salernitani possiamo capirla, invito tutti però ad un clima di distensione verso il centenario. Chi non è nato a Salerno non potrà mai sapere cosa abbiamo vissuto. È arrivato il momento di una tregua, sentimentale”. Parole forti, dure, dirette. Sicuramente per una volta senza fronzoli, filtri o… bavagli. E chissà che si possa davvero parlare di tregua o dell’ultima volta che a Leo sarà permesso di parlare…

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta

1 commento su “SALERNITANA: LEO RUGGISCE E GRAFFIA FUORI DAL CORO

    Mai satellite della lazio

    (Febbraio 25, 2019 - 1:49 pm)

    Avra’ detto un quinto di quello che pensa ..ma neanche ..e menomale.che un salernitano all.interno dei ranghi inizia a parlare ..a differenza di altri parolai senza dignita’ che stanno li’, krumiri, ad abbuscarsi la pagnotta .. UNITI VERSO LA LIBERAZIONE..VIA LA TRIADE DA SALERNO

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