SALERNITANA: L’ETICA E LA POLITICA

Oggi primo luglio inizia la nuova stagione calcistica. Sul sito della Lega A ci sono i simboli di 19 club: manca quello della Salernitana, ancora non invitata all’assemblea delle società di massima serie ed ancora alle prese con la questione iscrizione. E’ un problema etico e politico ad un tempo. Il trust come presentato il 25 giugno non rispondeva alle indicazioni ed agli auspici della Figc. Troppi i punti oscuri, troppe le cose da chiarire. C’è di mezzo anche una questione politica perché è evidente a tutti che i non certo buoni rapporti tra Lotito e Gravina stiano pesando. Il patron della Lazio ed il presidente della Figc stanno regolando vecchi e nuovi conti ed hanno scelto come pretesto la questione Salernitana. Non sarebbe giusto che a pagare fosse la squadra, fosse la città, fossero i tifosi. Auspichiamo che la Salernitana possa regolarmente partecipare al campionato di serie A, ma, al tempo stesso, non si può non chiedere alla proprietà di essere più decisa e chiara nel risolvere il problema e non si può non rimproverare alla Figc una sorta di miopia sul problema multiproprietà. Per fortuna, a Salerno, c’è chi da tempo vi ha posto l’accento, cercando di sottoporre la questione anche all’attenzione di autorità calcistiche e sportive e della opinione pubblica nazionale. Porsi il problema solo dopo che lo stesso si fosse presentato era l’unica cosa da non fare, eppure è successo proprio questo. Ora c’è solo una cosa da fare. Iscrivere la Salernitana e cederla in tempi rapidissimi, rompendo qualsiasi legame con la decennale gestione dei patron romani. La politica deve risolvere il problema, l’etica dovrà guidare le scelte.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto