SALERNITANA, LO STOP COSTEREBBE OLTRE 700MILA EURO

Priorità ai campionati nazionali, compreso la Serie B. I campionati europei, invece, slittano al 2021. L’obiettivo è quello di terminare la stagione entro il 30 giugno. Virus permettendo. Impossibile fare previsioni, si viaggia ancora sul campo delle ipotesi con l’augurio che l’emergenza possa rientrare. La Salernitana spera di tornare in campo tra il 2 e il 9 maggio, se necessario anche a porte chiuse per salvaguardare una buona fetta di introiti che per i granata supererebbe abbondantemente i 700mila euro.

Ieri l’UEFA ha ufficializzato il rinvio dei campionati europei. L’obiettivo della Figc, invece, è quello di provare a chiudere i tornei senza stravolgerne le formule. La B è sulla stessa lunghezza d’onda, anche perché la ripresa regolare vale una fetta importante di diritti televisivi. Nelle casse dell’ente cadetto finiscono infatti 25 mln a stagione, tra i 22 che versa DAZN e i 3 della Rai che trasmette in chiaro gli anticipi del venerdì. In media, poco più di 64mila euro a partita. Ne restano da giocare centoundici tra le dieci giornate di regular season, i playoff/playout e il recupero Ascoli-Cremonese.

Insomma, il valore certo totale della ripresa è di circa 7 mln di euro più spiccioli. Considerato che il 75% viene distribuito alle società in parti uguali e la restante parte è variabile, la fetta di questa torta spettante alla Salernitana supererebbe di poco i 300mila euro. L’equivalente dello stipendio annuale di un big in rosa. Riprendere significherebbe anche poter mettere a bilancio un dato botteghini completo ed evitare di dover procedere a rimborsi nei confronti degli abbonati. I granata hanno ancora sei gare casalinghe da disputare. La media attuale è di 8100 spettatori.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta