Investimenti e programmazione: Gian Piero Ventura ha indicato queste due vie per puntare alla serie A ed al consolidamento in un contesto più importante, precisando, quando un giovane e determinato tifoso lo ha incalzato, che non si riferiva alla Salernitana in particolare ma ad una generica società. Ieri, all’Università di Salerno, il tecnico granata è salito in cattedra ed il suo intervento, infarcito di ricordi del suo periodo torinista, non ha certo rassicurato i tifosi della Salernitana. Dopo aver parlato con i tifosi al Mary Rosy, ieri Ventura lo ha fatto con gli studenti, cercando di sciorinare un repertorio ormai consolidato per restare sul filo di un equilibrio sempre più sottile. La Salernitana non ha realizzato plusvalenze che abbiano valenza e fondamento tecnico perchè i passaggi di Casasola e Sprocati alla Lazio sono operazioni meramente contabili, realizzate al solo scopo di garantire al club granata l’iscrizione al successivo campionato di serie B. L’unica cessione reale è stata quella di Coda al Benevento, poi una serie di operazioni minori, perchè tra le plusvalenze di cui il management si vanta c’è, per esempio, la cessione di Caccavallo al Venezia, altra operazione perfetta dal punto di vista contabile, ma senza alcun contenuto tecnico perchè la Salernitana da anni non riesce a scovare o a produrre in casa un giovane di belle speranze, che si ritagli un suo spazio e meriti poi le attenzioni di club di serie superiore, Lazio a parte, e venga quindi ceduto per soldi veri. Inoltre, anche con la Lazio i rapporti sono difficili da decifrare se è vero che Vignes, gioiellino del vivaio granata, ha vissuto una stagione in prestito a Formello e poi è tornato alla base, pare, perchè non ci sia stato accordo sulla valutazione del cartellino. Non avendo programmato, né investito, non avendo alle spalle un settore giovanile florido e pieno di talenti pronti ad esplodere, la Salernitana è condannata a vivere nel presente e a dover fare risultato sempre e comunque, perchè non può offrire ai tifosi una prospettiva certa con vista sul futuro. Ed allora, per la gara di domenica col Crotone, al di là dei dubbi di formazione relativi alle condizioni di Akpa e Cicerelli ed alla composizione della coppia d’attacco o alla posizione di Kiyine, Ventura ha una certezza: contro i pitagorici il suo teorema dovrà fruttare tre punti per rimpinguare la classifica, arginare la crisi, evitare scossoni alla sua panchina, anche se per molti tifosi società e squadra sono già meritevoli di una dura contestazione a prescindere da ciò che accadrà domenica. Una contestazione silenziosa da parte della maggioranza del tifo granata, che resterà a casa, ma che avrà anche un sonoro in quanto chi si recherà allo stadio potrebbe esprimere il proprio dissenso per un copione che non cambia e che, rispetto agli anni scorsi, presenta la novità della promessa scritta non mantenuta.
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