SALERNITANA: MANCA IL FATTORE ARECHI

Occhio alla Cremonese. E’ il dictat di Alberto Bollini proprio mentre la settimana di preparazione al match con i grigiorossi di Tesser entra nel vivo. Il tecnico non si fida dell’assenza del solo Paulinho in attacco, ha una voglia matta di proseguire sulla strada della continuità e sta provando a catechizzare a dovere i suoi uomini in vista di quello che è a tutti gli effetti uno scontro diretto in ottica play off. Non solo e non tanto perché le due squadre sono appaiate a quota 21 in graduatoria in piena zona che conta. Ma anche perché la Cremonese di Tesser somiglia molto alla Salernitana di Bollini. Non tanto sul piano della qualità dei singoli o del modo di schierarsi in campo: lombardi con il consueto 4-3-1-2 e granata con l’oramai tradizionale 3-5-2. Quanto per il cammino fatto da grigiorossi e granata fino alla 14esima di B. La Cremonese, infatti, era la squadra che aveva inanellato il maggior numero di risultati utili di fila – dietro la Salernitana, intendiamoci – fino allo stop a domicilio patito domenica scorsa ad opera del Palermo capolista. I lombardi si sono fermati sull’ottovolante. La Salernitana, invece, ha proseguito la sua lunga striscia di continuità e domenica prossima punta alla dozzina. Non solo. Occhio alla capacità degli avversari di essere letali soprattutto in trasferta. Non a caso la formazione di Tesser è la seconda squadra più corsara di tutto il torneo cadetto: con ben tre successi (ottenuti sui campi di Vercelli, Cittadella e Foggia che fino ad allora era rimasto inespugnato). Soltanto il Parma ha vinto di più lontano da casa (4 successi esterni).

Sponda granata, invece, il fattore Arechi non si è fatto ancora sentire del tutto. Fino in fondo, insomma. Basti pensare che la truppa di Bollini è quella che ha pareggiato più di tutte in B, sia in senso assoluto – con ben 9 segni X – sia davanti al proprio pubblico, con ben 5 pareggi ottenuti allo stadio Arechi. Ma se Vitale e compagni non riescono a vincere, è difficile, difficilissimo batterli. Men che meno nel principe degli stadi. La Salernitana, infatti, è l’unica squadra insieme al Frosinone ancora imbattuta tra le mura amiche. Pochi invece i successi ottenuti davanti alla propria gente, appena due quelli granata contro Spezia ed Empoli.

Domenica arriva la Cremonese. Non c’è due senza tre, verrebbe da dire.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta