SALERNITANA: MISSIONE FUTURO –

Tra una settimana esatta, nel giorno di Pasquetta, la Salernitana scenderà in campo a Bologna. Al Dall’Ara la squadra di Colantuono affronterà i felsinei di Thiago Motta che sono lanciati alla conquista di un posto in Champions League. Il Bologna ha migliorato sensibilmente la già ottima stagione scorsa dando forza e fiducia all’allenatore, quel Motta che era subentrato in corsa e che, al termine dello scorso campionato, aveva chiesto investimenti importanti per proseguire nel percorso di crescita intrapreso. E il Bologna, che aveva avuto modo di apprezzare il lavoro dell’ex centrocampista del Genoa e del Barcellona, ha risposto presente con il lavoro di Giovanni Sartori, Marco Di Vaio e Dario Rossi. La scelta dei calciatori è stata felice e non si parla solo di Zirkzee, che già nello scorso campionato aveva fatto vedere le sue qualità, ma anche di Fabbian, di Ndoye, Calafiori e del più esperto Freuler per citare solo qualche nome. Negli anni precedenti il Bologna aveva scoperto, valorizzato e poi venduto a cifre importanti Hickey e Theate per fare due esempi e potrebbe ripetere l’operazione con Ferguson e con qualcuno dei calciatori che Motta ha saputo esaltare all’interno del suo modulo di gioco. La Salernitana avrebbe potuto fare, sempre con le dovute proporzioni, lo stesso tipo di progetto al termine della scorsa stagione, ma non ha esaudito le richieste di Sousa, scegliendo la linea di una austerity poco illuminata e, alla prova del campo, non redditizia. Le correzioni in corsa non hanno portato alla svolta ed ora c’è da augurarsi che le restanti nove giornate portino almeno delle indicazioni utili in chiave futura. Ed è questo il nodo da sciogliere. Bisogna, infatti, capire bene e quanto prima le intenzioni della proprietà. O meglio, sarebbe opportuno ed importante che il presidente Iervolino e i suoi collaboratori esponessero con anticipo e chiarezza programmi ed obiettivi, passando subito dopo alla delicata e decisiva fase in cui bisognerà scegliere le figure giuste per la ripartenza sia sul piano dirigenziale sia su quello tecnico. Il campo richiederà massimo impegno fino alla fine, ma la partita più importante la si sta già giocando dietro la scrivania. Il futuro è una missione seria e piena di insidie, per questo il momento delle decisioni non dovrà essere spostato troppo in là.

Autore dell'articolo: Redazione