SALERNITANA, MISSIONE SAN SIRO –

Un’altra curva tutta granata. Una delle idee del club del presidente Iervolino e dell’amministrazione comunale di Salerno sarebbe proprio quella di aprire tutta la curva nord ai tifosi di casa, spostando in uno spicchio dei distinti le tifoserie ospiti. Di sicuro, domani, a San Siro, lo spicchio granata sarà ben visibile nello stadio che è da sempre definito la “Scala” del calcio e che potrebbe essere agli sgoccioli della sua gloriosa storia, visto che si parla con sempre maggiore insistenza di un suo abbattimento. La questione stadio tiene banco in molte città italiane, ma San Siro è emblema di storia e tradizione ed è stato teatro di tante partite memorabili. Non si scolorisce il ricordo di quel gol di Zanetti a tempo scaduto che condannò ad una immeritata sconfitta la Salernitana di Rossi, ma non si può dimenticare nemmeno la manita del marzo scorso che farà da monito per Nicola e per i reduci di quella partita circa le difficoltà dell’incontro ed anche il modo in cui dovrà essere affrontata un’Inter che non è ancora guarita, forse, dai suoi mali estivi, ma che ha dato l’impressione di essere sulla strada giusta. L’autunno milanese, per ora, è dolce per i nerazzurri di Inzaghi contro cui i granata di Nicola non saranno nella loro migliore versione possibile. Qualche pedina è stata recuperata in extremis, ma le assenze di Maggiore e Radovanovic pesano sulle scelte e sulle rotazioni del reparto mediano in cui il prima possibile Bohinen dovrà riaccendere le luci. San Siro sarebbe stato il palcoscenico ideale e chissà che per il norvegese non ci sia tempo e modo di mandare quanto meno dei bagliori dopo il lungo stop che ha complicato anche i piani di mercato e quelli dell’allenatore. Nella difesa a tre ci sarà spazio per Lovato con Gyomber e Daniliuc. In mediana Lassana Coulibaly e Vilhena sono certi di una maglia. Sperano e sprintano Kastanos e Bradaric. Mazzocchi e Candreva potrebbero cambiare posizione nello scacchiere iniziale, ma da loro passerà tanto in termini di iniziativa e capacità di accompagnare le punte. Dia e Piatek sono favoriti su Bonazzoli e Botheim, anche se nel gioco delle coppie andato in scena col Verona Nicola ha mischiato sapientemente le carte. Chissà che non possa pescare un jolly dal mazzo anche domani.

Autore dell'articolo: Redazione