SALERNITANA: OCCHIO AI NUMERI –

La matematica non è un’opinione e nel calcio i numeri contano tanto e rappresentano una chiave di lettura utile. I numeri, a volte, sono come quelle lenti che si devono inforcare per vedere più chiaramente quelle sfumature che ad occhio nudo non si colgono. La Salernitana ha subito contro l’Inter quattro gol nel secondo tempo per effetto dei quali il passivo stagionale è salito a quota quattordici, secondo peggior dato difensivo tra le venti squadre del campionato dopo l’Empoli che ha subito sedici gol di cui sette in una volta sola, a Roma. In sette gare di campionato la squadra di Sousa ha subito due reti in media per ogni volta che è scesa in campo. La serie di partite con almeno un gol incassato è cominciata all’Olimpico, contro la Roma, sul finire della scorsa stagione. Contro i giallorossi e poi con Udinese e Cremonese, infatti, i granata incassarono sempre due gol a partita. Nelle ultime dieci gare la tendenza è indicativa: due gol subiti in media ed un totale di venti di cui, come detto, quattordici nella stagione in corso in cui Ochoa non ha mai tenuto inviolata la sua porta. Nella scorsa stagione la Salernitana ha incassato sessantadue gol. Solo le retrocesse Samp e Cremonese fecero peggio, mentre lo Spezia subì lo stesso passivo e retrocesse dopo lo spareggio col Verona. Di contro, la Salernitana nello scorso campionato segnò ben quarantotto gol, decimo bottino realizzativo della Serie A alla pari del Monza e superiore perfino al Torino, al Sassuolo ed all’Udinese, tutte squadre che in classifica si posizionarono meglio dei granata. In questa stagione la Salernitana, oltre a non aver ancora vinto, ha segnato solo quattro gol. Peggio dei granata hanno fatto il Cagliari, che ha due punti e due gol all’attivo, e l’Empoli che ha segnato un gol che gli è valso tre punti proprio nel match del Castellani contro la squadra di Sousa. Quattro gol e quattro punti per l’Udinese, addirittura otto punti con quattro gol realizzati per il Verona che ha subito solo sei gol. I numeri aiutano a capire ancor di più i problemi della Salernitana che ha giocato per un’ora una buona partita con l’Inter, ma alla fine ha comunque incassato quattro gol calando nel finale dal punto di vista dell’intensità mentale ed anche fisica: del resto, dopo aver speso tanto sul piano della concentrazione e della corsa per cercare di limitare i nerazzurri, il calo nell’ultima mezzora era in parte atteso e fisiologico. Però, l’atteggiamento mentale e tattico avuto nella prima ora è motivo di sprone e rappresenta un punto di partenza. Magari, si fosse giocato così anche contro altre squadre, qualcosa in più in termini di punti in classifica la Salernitana si sarebbe ritrovata ad avere. Non è un fatto scontato, per carità, ma sicuramente la squadra ha tratto giovamento dalla presenza di Martegani sulla trequarti, in funzione anche di schermo sul regista avversario, come di Daniliuc sulla corsia destra. Come è un fatto innegabile che l’assenza di Coulibaly pesi, che il ritardo di condizione di Dia, a causa delle ben note vicende, non abbia aiutato. E contro l’Inter è venuto meno anche Candreva che dovrebbe recuperare per la gara di Monza. Non così Coulibaly ed Ikwuemesi, attesi in campo dopo la sosta. Contro i brianzoli, ieri corsari al cospetto del Sassuolo grazie al gol di Colombo, pupillo di Galliani, bisognerà essere attenti e determinati per non prendere gol e chiudere una serie che dura da dieci partite. Per risalire la classifica occorre ritrovare equilibrio tra gol fatti e segnati. In questo momento storico la Salernitana produce un buon numero di palle gol, ma realizza col contagocce. Al contrario, anche quando non subisce molti tiri in porta, alla fine incassa almeno due gol a partita. La tendenza evidenziata dai numeri va invertita. Sousa e la squadra lo sanno bene. Da oggi comincia una settimana molto importante. Contro il Monza, a febbraio, arrivò la prima vittoria di Sousa sulla panca granata. Il tecnico lavora per sbloccarsi anche in trasferta e chissà che il Monza non possa rappresentare il classico appuntamento col destino…

Autore dell'articolo: Nicola Roberto