SALERNITANA, OLTRE LA RABBIA C’E’ UNA LUCE –

Una Salernitana decimata tiene testa alla Juventus ed esce dal campo battuta solo da una prodezza di Vlahovic, che tramuta in gol il cross del brasiliano Danilo, bravo e scafato nel vincere un contrasto sotto i distinti con Ikwuemesi, troppo morbido e superficiale in una situazione di gioco che avrebbe richiesto ben altra furia agonistica. Del resto, il nigeriano è giovane e sta cominciando ora a familiarizzare con un campionato che è tutt’altra cosa rispetto a quello sloveno. In estate, gli scout granata lo avevano inserito tra i calciatori da tenere d’occhio in prospettiva, magari da prendere per dargli modo di crescere alle spalle di uno o più titolari, ma non certo per risolvere da subito eventuali problemi offensivi. Ed infatti, ieri, Inzaghi lo ha inserito nel finale al posto di un generoso ed esausto Simy che in termini di esperienza aveva dato un contributo preziosissimo alla squadra, specie dopo l’espulsione di Maggiore, originata da una ripartenza bianconera su cui la Salernitana ha molto protestato proprio per un fallo a monte su Simy. Walter Sabatini, che attraverso i social ha chiarito i motivi della sua assenza, non avrà certamente gradito l’arbitraggio di Guida ed infatti, al termine della partita, non ha parlato Inzaghi, bensì l’ad Milan che s’è fatto portavoce dello scontento del club e del tecnico in relazione alla conduzione della partita da parte del fischietto di Torre Annunziata. Si può perdere contro la Juve, che sta godendo anche di un periodo di forma eccellente, ma certo fa male dover incassare, proprio come col Milan, un gol all’inizio del recupero. Tra la gara di ieri e quella con i rossoneri la Salernitana avrebbe potuto raccogliere con pieno merito ben tre punti in più e la classifica sarebbe stata ben più gratificante dopo tutte le peripezie, gli errori, anche gli autogol di un girone d’andata in cui la squadra ha pagato la mancanza di una figura forte che rappresentasse il club. Sabatini, seppur a distanza, sta indicando la direzione e sta operando sul mercato. Ieri la squadra è stata eroica, compatta, ordinata e capace di andare oltre limiti ed emergenza. Fazio e Candreva hanno giocato da leader, Sambia ha offerto una prova di grande efficacia alla sua prima da titolare in campionato, Maggiore era stato perfetto fino alla seconda ammonizione. Tutti avevano dato il loro apporto e la sconfitta, maturata per i gol di Iling e Vlahovic dopo l’espulsione di Maggiore, è stata una punizione ingiusta per una squadra che ha lottato e giocato come un corpo solo. Il rammarico perché ciò non sia accaduto dalla prima giornata è enorme, ma prestazioni come quelle fornite nelle ultime settimane incoraggiano in prospettiva futura. Certo, le assenze stanno pesando ed a queste la società dovrà porre rimedio intervenendo sul mercato. Il giovane Iannoni, centrocampista molto apprezzato da Sabatini ed anche dalla precedente direzione sportiva, rientrerà alla base dal Perugia. Per Palomino il dg granata ha piazzato l’affondo decisivo, ma l’Atalanta ieri sera ha incassato l’infortunio di Kolasinac tanto che proprio Palomino è entrato nel finale. Da Verona è dato sulla via del ritorno alla base Bonazzoli. Faraoni è tra i profili seguiti per il ruolo di terzino destro insieme a Soppy, Zortea e Sernicola. In mediana servono altri innesti, l’atalantino Adopo potrebbe essere una soluzione a buon mercato. In attacco si registra l’esclusione di Dia dalla lista definitiva del Senegal per la Coppa d’Africa. La sua cessione potrebbe dare nuova linfa al mercato in entrata.

Autore dell'articolo: Redazione