Il pareggio di Vercelli ha avvicinato la Salernitana alla zona playoff, distante ora appena un punto. Mai in precedenza la squadra granata era stata così vicina al traguardo che, in estate, Lotito aveva fissato e che, dopo le sconfitte con Trapani e Spal, il patron aveva ritenuto ancora possibile. Il proprietario della Lazio e co-patron granata ci aveva visto giusto e domani sarà all’Arechi per la sfida col Bari, prima di cinque finali. In poco meno di un mese la Salernitana si giocherà la possibilità di prolungare la stagione, centrando i playoff e, di conseguenza, ponendo la sua candidatura per la terza promozione in massima serie. Un passo alla volta, però. La gara di Vercelli ha lasciato qualche rimpianto per la rete regolare annullata a Minala sul finire del primo tempo. Era una partita difficile, contro un avversario motivato ed estremamente in salute, per cui il punto, sancito anche da un paio di interventi decisivi di Gomis, bravissimo a rispondere sul campo all’inciviltà di una parte della tifoseria di casa che lo ha pesantemente insultato, non va assolutamente stretto. A Vercelli bisognava essere pratici e cinici e la Salernitana è mancata sotto questo secondo aspetto, costruendo poche occasioni da gol e mancando di cattiveria in fase di finalizzazione. Ora, però, testa al Bari. Domani sarà un mezzogiorno di fuoco, perchè, se è vero che sugli spalti ci sarà un clima di festa per via dello storico gemellaggio che lega le due tifoserie, in campo nessuno vorrà e potrà regalare nulla. La Salernitana giocherà tre gare su cinque in casa ed in questa lunga e serrata volata finale il fattore campo potrebbe fare la differenza. L’Arechi domani sarà pieno e dovrà essere l’uomo in più in ogni partita. Impossibile, praticamente inutile fare calcoli e tabelle. Per entrare nei playoff, si dovrà vincere il più possibile e sarà bene cominciare a farlo già da domani contro una squadra tanto più pericolosa perchè in rottura prolungata, ferita nell’orgoglio e finita nel mirino della contestazione della propria tifoseria. Poi sarà la volta del Frosinone, anch’esso non nel suo momento migliore, prima della trasferta di Carpi, del derby interno con l’Avellino e del gran finale a Perugia. Cinque partite per scrivere l’ultima parola in calce a questo pazzo campionato. La Salernitana ha il destino nelle proprie mani. Testa fredda, cuore caldo e la spinta dell’Arechi per compiere l’ultimo passo. La missione playoff non è più una chimera, ma bisognerà pedalare ancora più forte per avere la meglio nello sprint finale.
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