La Salernitana manca l’appuntamento con la prima vittoria nel girone di ritorno. Dopo quello con la Reggina, arriva un altro pari. Se al Granillo i granata avevano sprecato un rigore, ma erano anche stati graziati dall’arbitro che non ne aveva fischiato uno evidente a favore degli amaranto, sabato scorso il pari è maturato in seguito ad una decisione che assistente ed arbitro hanno condiviso con grande sicurezza, ma che la Salernitana ha molto contestato. Il gol di De Luca non è apparso così cristallino ai granata. Da Belec a Castori, infatti, tutti hanno protestato sostenendo che la palla non avesse interamente varcato la linea di porta. A fine partita, poi, Castori ne ha avuto per tutti. Dal Chievo, che ha pianto troppo in campo, alla telecronaca non proprio obiettiva, a suo dire, di Dazn, tv esclusivista del campionato cadetto, ricorrendo ad una provocazione, la revoca dell’abbonamento alla pay- tv, che sa tanto di autogol sotto tanti aspetti. Quello più importante, l’unico che meriti considerazione, resta il campo. La Salernitana ha interpretato bene la partita fino al gol di Tutino, dopo il quale, però, s’è abbassata un po’ troppo con il risultato che i centrocampisti hanno accompagnato di meno le azioni di rimessa e che Tutino s’è sfiancato in un lavoro di scatti e controscatti che è risultato meno produttivo proprio perchè il numero nove granata si è ritrovato spesso solo. Se a Reggio la Salernitana aveva rinunciato a proporre un minimo di manovra fin dall’inizio, sicuramente contro il Chievo atteggiamento ed approccio sono stati di altro segno. Con Casasola e Jaroszjnski sulle corsie laterali Castori ha fronteggiato l’emergenza esterni, anche se l’argentino ha alternato buone cose, come l’assist per Tutino, ad errori di mira e a qualche affanno in copertura, specie nella ripresa. Dopo il contestato pareggio ospite, proprio Casasola è stato protagonista con un cross per Djuric, la cui zuccata è stata sventata da Semper, e poi con un tiro un po’ strozzato di destro dopo una buona interdizione sulla trequarti. Più propositiva nel primo tempo, capace di reagire dopo il pari del Chievo, la Salernitana può, forse, fare ammenda per aver concesso agli ospiti il pallino del gioco nella fase centrale della gara. E nel finale c’è voluto il miglior Belec per evitare il sorpasso del Chievo. Secondo pari di fila per i granata che restano a sei punti dall’Empoli, in compagnia di Monza e Chievo. La corsa per le prime posizioni sarà serrata e dura. La Salernitana ha la tempra giusta per resistere agli urti della vita, ma il gioco molto dispendioso voluto da Castori dovrà tornare ad essere più incisivo e redditizio come all’inizio del campionato. Inutile spargere veleni, controproducente prendersela con altre società ed altri dirigenti, adombrando il sospetto di complotti. Ci si concentri sul campo, ci si chieda, semmai, se in sede di mercato si è fatto tutto ciò che serviva per dimostarsi più forti di tutto e tutti. Si conservino le lacrime per cose ben più serie.
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