SALERNITANA-REGGIANA SUB… COVID. TAMPONI DECISIVI

L’avversario più pericoloso. L’incubo del Covid conitnua a influenzare e contagiare il campioanto cadetto. La Salernitana è spettatrice più che interessata e sui prossimi tamponi ci sarà inevitabilmente maggiore apprensione. La Reggiana, prossima avversaria della Salernitana, ha 22 calciatori contagiati. L’Ascoli, di scena all’Arechi sabato scorso, adesso ha cinque positivi in rosa. Forse anche di più. I granatasono rientrati stamani in aereo da Genova e domani faranno i tamponi.
Salernitana-Reggiana del 31 ottobre (ore 16) in programma allo stadio Arechi è a fortissimo rischio. Lunedì scorso la Reggiana aveva fatto la conta dei superstiti: i giocatori Rozzio e Costa, ex infortunati, Radrezza e il portiere Cerofolini, infine Mazzocchi. Non sono state divulgate le generalità dei nuovi contagiati: potrebbe trattarsi anche di un calciatore della Primavera. La somma, però, dà il totale, che spaventa, terrorizza, taglia le gambe: 29 positivi, 22 dei quali calciatori. Cioè 22 su 28 in organico. Poi ci sono i baby, quelli più in vista gli aggregati: il trequartista Lorenzani, il portiere Galeazzi, il difensore centrale Galeotti, il 17enne Giuseppe Iaquinta, figlio dell’ex attaccante e campione del mondo Vincenzo. Tutti insieme non raggiungono la soglia minima dei 13 a disposizione per poter scendere in campo. In qualsiasi momento, però, la Reggiana potrebbe decidere di inserire in lista altri giovani senza limiti, in ragione del loro status di under. Difficilmente in queste condizioni gli emiliani si presenteranno a Salerno. In tal caso, il regolamento non lascia adito ad interpretazione né margini di manovra alla Reggiana: il club ha già utilizzato il “jolly” per Covid e rinunciato a disputare una partita, previa richiesta alla Lega B. La Salernitana non spenderebbe il proprio bonus pro Reggiana: non è questa la fattispecie, perché non ci sono granata positivi al momento. Lo statuto offre una sola possibilità alla Reggiana ma dipende dalla Salernitana: il rinvio previo accordo tra le parti. L’accordo poi andrebbe inoltrato alla Lega B, quindi diventerebbe un discorso di opportunità, di politica sportiva.
Se il rinvio, come pare probabile, non si verificherà, la gara avrà inizio con le risorse tecniche a disposizione. La Reggiana può non presentarsi e la Salernitana attenderebbe in questo caso i canonici 45’, insieme al direttore di gara. Dopo il triplice fischio, il giudice sportivo le assegnerebbe la vittoria a tavolino com’è accaduto alla Juventus, in campo senza avversaria per l’assenza del Napoli. Tra i positivi della Reggiana ci sono anche l’allenatore Alvini e il vice Montagnolo. In panchina dovrebbe accomodarsi il tecnico della Primavera, Paolo Beretti. Nel frattempo oggi ci sarà un altro giro di tamponi, decisivi: gli emiliani attendono l’esito degli esami ai quali dovranno sottoporsi i “positivi della prima ora”. Se dessero esito negativo, il plotoncino dei disponibili si ingrosserebbe ma bisognerebbe comunque verificare la loro condizione atletica. Il presidente degli emiliani, Quintavalle, ha lanciato bordate: «Non ritengo che sia corretto mandare in campo la formazione Primavera solo per dire che la Reggiana disputerà la gara. Non ne faccio una questione di risultato. Lo stato fisico dei ragazzi è buono: sono in larga parte asintomatici, un po’ di febbre e qualche dolore muscolare. Campionato falsato? Sì. Le squadre, al giorno d’oggi, vanno in campo in relazione ai disponibili». La Salernitana attende, il tecnico Castori spalanca la finestra sul campionato ma dallo specchietto retrovisore osserva pure i contagi dell’Ascoli, avversaria all’Arechi sabato scorso.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro