Alle 20:01 di ieri sera la Salernitana ha ufficializzato quanto era nell’aria da tempo: Walter Sabatini è il nuovo direttore sportivo del club granata ed oggi sarà in tribuna per assistere alla gara con la Lazio, una delle sue ex società. L’operatore di mercato umbro è stato scelto da Danilo Iervolino con cui si era incontrato nelle scorse settimane e già da giorni sta lavorando per rinforzare la rosa al fine di provare a rendere meno ardua la missione salvezza. I tre punti conquistati a Verona e le due gare da giocare con Udinese e Venezia (il 18 ed il 21 gennaio sono attese le decisioni del giudice sportivo sulle stesse e sulle altre gare non disputate in massima serie) regalano ancora delle possibilità alla Salernitana che, però, sa anche che per alimentare sogni e speranze dovrà viaggiare a passo spedito in campo e sul mercato. Dopo Lazio e Napoli ci sarà una sosta quanto mai opportuna che servirà per recuperare qualche calciatore ma che dovrà essere sfruttata per inserire nell’organico i tasselli giusti per innalzare la qualità complessiva dello stesso. In difesa si guarda a Genova. Sabatini ha sondato Maksimovic, in uscita dal Genoa, ma anche Chabot della Samp. Sotto la Lanterna giocano due vecchie conoscenze del diesse umbro, Destro e Verre. Intanto, dal Toro potrebbe arrivare la mezz’ala Baselli. Il club di Cairo ha messo in uscita Zaza che potrebbe finire al Genoa e questo potrebbe favorire l’uscita di Destro, il cui contratto scadrà a giugno 2022. Operazione difficile, ma intrigante. Piace il giovane Salvatore Esposito, regista della Spal, anch’egli col contratto in scadenza a giugno e fratello di Sebastiano, gioiellino di casa Inter che si è un po’ intristito a Basilea. In Svizzera ha giocato per diversi anni anche il mancino Loris Benito, ora svincolato, che è stato proposto anche a Sabatini. Per la porta occhi su Sepe del Parma che vorrebbe privarsi anche del difensore Laurini e che sta corteggiando Falco. Oltre alla squadra, che dovrà essere rinforzata, Sabatini pensa anche alla questione allenatore. Con Colantuono c’è stima e conoscenza reciproca e, dunque, almeno per il momento si dovrebbe andare avanti senza scossoni.
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