Il grande freddo ha circondato la Salernitana, isolandola dal mondo esterno. Silenzio assoluto, con la stampa e non solo. Un silenzio che, però, proprio perchè così rigoroso ed assoluto, fa rumore e diventa assordante. Il solito grande freddo che arriva puntualmente a dicembre, giusto in tempo per rovinare il clima natalizio e far passare la voglia di festeggiare. Eppure, lunedì prossimo, la sera dopo la gara col Crotone, è in programma la cena natalizia della squadra granata alla presenza anche dei patron che sperano di avere risposte dal e sul campo in occasione del match col Crotone. Una partita da vincere per evitare di precipitare in classifica, ma anche di far precipitare la situazione interna. A Cittadella sono volati gli stracci ed il rapporto idilliaco tra allenatore e squadra che c’era all’inizio della stagione s’è incrinato. Cocci sparsi, da raccogliere e ricomporre a patto che se ne abbia voglia. Dal campo può arrivare l’unica cura possibile, ma per battere un Crotone a sua volta arrabbiato ed in crisi di risultati ci vorrà tanta fame. Più determinazione, più coraggio, più qualità: Ventura chiede alla squadra da tempo di compiere uno scatto in avanti, di abbandonare paure ereditate da un passato tribolato per poter giocare senza zavorre, ma è anche vero che negli ultimi due mesi c’è stata una involuzione tattica e tecnica, le cui cause vanno analizzate dall’allenatore. Che siano necessari i rinforzi è solare, ma è altrettanto evidente che, nell’attesa degli stessi, si debba cercare di conquistare ancora qualche punto per rimpinguare la classifica ed arrivare al giro di boa in una posizione tranquilla. La classifica è corta, ma il trend negativo della Salernitana impone che ci si cominci a guardare alle spalle e che si ragioni in termini più concreti. Bisogna mettere fieno in cascina per scansare le trappole di un campionato imprevedibile, qual è sempre stato quello cadetto. Del resto, la Salernitana ne sa qualcosa. In tutto questo c’è da fare i conti con lo stato d’animo sempre più confuso e deluso della tifoseria. Striscioni di contestazione tornano a fare capolino in città dove la divisione in pro e contro è tornata a toccare livelli di guardia. Una divisione che fa sempre e soltanto il gioco della proprietà e della dirigenza che dovrebbero avere un approccio diverso con la piazza. Ora e non poi, infatti, bisognerebbe che i patron uscissero allo scoperto, impegnandosi in maniera forte e chiara per risollevare la Salernitana attraverso interventi mirati e tempestivi sul mercato. Ventura è sempre più un uomo solo al comando di una nave che da troppo tempo è in balia delle onde e domenica dovrà provare a raddrizzare la rotta contro gli squali di Stroppa. Formazione e modulo sono da giorni nei pensieri del tecnico che, da esperto nocchiero, sa bene che la cosa più importante sarà ritrovare motivazioni e stimoli, perchè domenica bisognerà avere testa fredda e cuore caldo per scansare i rigori di un dicembre che si è presentato con le peggiori intenzioni.
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