SALERNITANA: SERVE UNO SCATTO NELLA CORSA SALVEZZA

L’importante è accelerare, diceva la canzone. E Fabrizio Castori ne converrebbe di sicuro. Il tecnico marchigiano vorrebbe una squadra capace di alzare i giri del motore, aumentando intensità e livello delle prestazioni per riuscire a prevalere sugli avversari proprio sul versante fisico. Con la gara di domani, in programma alle 15 allo stadio Arechi (previsto l’ormai consueto piano traffico con tante chiusure e inevitabili ripercussioni sulla viabilità), la Salernitana deve entrare senza paura nel ciclo di scontri diretti da cui dipenderà gran parte del prosieguo del girone di andata. Genoa, Spezia, Empoli, Venezia prima del derby col Napoli: è questo il calendario dei granata in un mese di ottobre che potrebbe risultare decisivo nella corsa salvezza. Un punto in sei partite è bottino magro e Castori lo sa, ma le indicazioni tratte dal campo nelle ultime tre partite lasciano ben sperare il tecnico. Per svoltare c’è, però, bisogno di una vittoria ed alla settima giornata di campionato sarebbe il caso di porre fine all’attesa. Modulo ed uomini saranno importanti, ma non più decisivi dell’atteggiamento e della mentalità. Saranno fondamentali la testa ed anche le gambe: la Salernitana nelle ultime partite ha provato a partire forte, calando alla distanza in alcuni uomini chiave, come Mamadou Coulibaly, ed il passo ulteriore da compiere sarà quello di riuscire a leggere le partite anche sotto questo aspetto. Correre tanto, ma farlo anche nei modi e momenti giusti. Certo, riuscisse anche a gestire con più calma e precisione la palla, la squadra di Castori potrebbe trovare vie alternative per arrivare alla vittoria. Difese allegre, finora, quella granata e quella genoana: domani la capacità di ridurre gli errori potrebbe fare la differenza. E a proposito di differenza, chi più di Franck Ribery potrebbe essere decisivo? Il francese ha recuperato dall’affaticamento muscolare ed è regolarmente convocato per domani. La sua presenza dal primo minuto potrebbe dare più sicurezza e convinzione ai compagni. In attacco Bonazzoli spera in una maglia, ma Gondo e Djuric restano favoriti.

Autore dell'articolo: Redazione