Non c’è tempo per i rimpianti, il campionato impone di essere pratici e sempre pronti. Il pareggio con la Cremonese non è stato il risultato che si sarebbe sperato alla vigilia, ma la Salernitana non è stata lucida e cinica come in altre occasioni e nel finale ha avuto anche un po’ il fiato corto. Mozzafiato anche l’epilogo con un rigore assegnato dopo l’intervento del var per un contatto tra Fazio e Zanimacchia e due esecuzioni dal dischetto del veterano Ciofani, entrambe intuite e respinte da un reattivo Sepe, punito sempre sul tap in prima di Castagnetti e, dopo il secondo atto della sfida dagli undici metri, proprio dall’esecutore del calcio di rigore. Nel primo tempo non erano stati ritenuti episodi degli della revisione dal campo dello stesso arbitro, il non entusiasmante Marchetti, per un contatto in area granata tra Lovato e Tsadjoiut e poi per un intervento con la mano nell’area di rigore ospite dello stesso attaccante scuola Milan. Insomma, tra rigori dati e non dati, var e controlli silenziosi dalla regia, il campo ha espresso un risultato che va accettato con sano pragmatismo perché vincere in serie A non è mai facile e per farlo bisogna essere perfetti. Perfetta non è stata la Salernitana e nemmeno fortunata, forse, visto che ha perso prima del via Daniliuc per un attacco influenzale e, all’inizio della ripresa, Lovato per trauma cranico. L’ex difensore dell’ Atalanta ha trascorso una notte in ospedale e nei prossimi giorni si sottoporrà ad altri esami. Intanto, è tornato a casa ma non dovrebbe essere disponibile per Firenze. Per la gara del Franchi resta qualche dubbio su Fazio, che ha avuto qualche problema fisico nel secondo tempo della gara di sabato, mentre dovrebbe rientrare Daniliuc. Contro la Cremonese Nicola ha confermato il 3-5-2 con Candreva da mezzala, determinante sia nell’occasione del gol di Piatek (suo il cross che ha messo in ambasce Carnesecchi), sia nel raddoppio di Coulibaly, mandato in porta con un’idea illuminante, anche più delle maglie sfoggiate sabato per omaggiare le famose Luci. Ripresa di volontà della Cremonese a cui la Salernitana non ha saputo contrapporre la giusta fame per cercare il gol della sicurezza. La panchina non ha dato le risposte delle precedenti partite e anche l’ultima chance capitata a Vilhena è stata trattata con superficialità. Ora testa alla Fiorentina, poi al Monza. Con un lusinghiero +11 sulla zona salvezza, la Salernitana potrà affrontare il doppio impegno esterno senza affanni di classifica, ma con la consapevolezza di poter far bene. A patto di avere attenzione e fame oltre la media.
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