SALERNITANA: SI ATTENDE LA FUMATA BIANCA ED UN… VERO PROGETTO

La scelta del nuovo allenatore è sempre un parto piuttosto tormentato e difficoltoso per la Salernitana. Il club granata, in questi anni, si è sempre segnalato per non essere propenso a fare scelte di impulso. Si ragiona, si valuta, si prova a spuntare le migliori condizioni contrattuali nel rapporto qualità prezzo, e per questo si sondano sempre più allenatori. L’impressione è che la Salernitana non abbia una sorta di identikit, di profilo a cui puntare, ma che sia propensa a guardare in più direzioni alla ricerca dell’allenatore giusto e non solo sotto l’aspetto tecnico. Non è un mistero che l’unico nome in grado di riportare entusiasmo e di riscaldare una piazza che ha già visto evaporare le tiepide speranze coltivate durante il mese di ottobre sia quello di Delio Rossi. Il tecnico riminese e Lotito si sono incontrati l’altra sera e c’è chi assicura che il discorso sia scivolato anche sulla Salernitana. In molti pensano che il mancato arrivo del nuovo allenatore prima della gara col Foggia possa far saltare il banco e far salire le quotazioni di Rossi che, secondo alcune fonti, sarebbe pronto a tornare in pista ripartendo da Salerno dopo il naufragio della trattativa col Foggia, prossimo avversario dei granata e squadra che ha un posto speciale nel cuore di Rossi. Nella suggestione Rossi è facile leggere un desiderio della maggioranza del tifo granata che è quello di vedere un calcio divertente e spensierato il cui ricordo ci riporta ad ormai venti anni fa, ma anche e soprattutto la voglia di tornare a sognare perchè l’attuale proprietà ed il suo management non esercitano nessun tipo di richiamo, non riscaldano e non entusiasmano, perchè sempre ostinatamente chiusi in se stessi, ermetici e sempre pronti a sentirsi sotto assedio, a proprio agio solo quando possono blindarsi, arroccarsi in difesa, trincerandosi dietro silenzi e no comment. Che Colantuono potesse lasciare la Salernitana non era una eventualità così peregrina e, del resto, una società che abbia il polso della situazione, che conosca gli equilibri ed i rapporti interni, non può farsi trovare impreparata. Proporre un accordo semestrale a Gregucci, che è sotto contratto con la Figc, sa tanto di ricerca di una soluzione tampone, senza prospettiva. Ieri il trainer pugliese è stato freddo, non avendo mostrato gradimento per questo tipo di offerta. Dopo la cena natalizia della Lazio di ieri sera, Lotito ha atteso il ritorno di Mezzaroma e nelle prossime ore si attende la fumata bianca. Gregucci resta la prima scelta, ma chiede ai patron di dimostrargli in maniera concreta stima e fiducia che tradotto in soldoni vuol dire contratto lungo e garanzie sul mercato. Calori è in ribasso, poi c’è spazio per ipotesi suggestive, forse solo sogni che sono leciti e legittimi per quella parte più consistente e magari più silenziosa della tifoseria che è stanca di delusioni e progetti già scaduti e falliti prima di nascere.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto