Sette gol in sette giornate di campionato: la produzione offensiva della Salernitana è stata finora ridotta. I granata sono andati in bianco contro il Palermo, alla prima giornata, a Benevento, nel derby di San Matteo perso quattro a zero, ed a Cremona, sabato scorso. Le sette reti realizzate sono state distribuite su quattro match: nel due a due di Lecce, nelle vittorie interne contro Padova (tre a zero) e Verona (uno a zero) e nel pareggio casalingo per uno a uno con l’Ascoli. I numeri dicono che la squadra di Colantuono non ha finora mostrato grande confidenza con il gol. La strada verso la porta avversaria non è stata certo in discesa ed a ciò hanno contribuito diversi fattori. Di sicuro, bisogna tenere in considerazione il dato fisico: la Salernitana non è ancora al massimo perché ha molti calciatori dotati di una certa stazza, ma anche perché ne ha diversi che hanno svolto solo in parte la preparazione estiva e non hanno ancora i novanta minuti nelle gambe. In secondo luogo, bisogna fare i conti con la storia di alcuni calciatori, specie quelli del reparto avanzato. Djuric e Vuletich, le due prime punte giunte dal mercato estivo alla corte di Colantuono, non sono mai andate in doppia cifra, Jallow l’ha fatto a Cesena lo scorso anno nella sua prima stagione da titolare, mentre Bocalon, che lo scorso anno ha raggiunto questo traguardo in granata, ha giocato poco. Proprio Jallow e Bocalon sono gli unici nel reparto avanzato granata ad aver fatto centro in questo avvio di campionato. Bocalon ha segnato contro il Lecce, Jallow ha risolto la gara col Verona. Dagli altri attaccanti ancora nessuno squillo, ma è anche vero che le de torri granata hanno caratteristiche ben precise che richiedono un certo tipo di gioco. Nelle ultime partite c’è stato qualche cross in più dal fondo, ma la manovra complessiva deve ancora far registrare quei miglioramenti che appaiono necessari per far sì che le punte non si immalinconiscano. Bisogna accompagnare di più l’azione, provando magari a portare qualche uomo in più dall’altra parte, ovviamente con i tempi giusti e non in modo scriteriato, ma anche aumentare il tasso tecnico della squadra, facendo appello al talento di quei calciatori che hanno fin qui fatto da comparse o spettatori. La sosta è sicuramente un’occasione importante per lavorare con serenità e profitto, sperando che le punte possano trarne beneficio. Un miglioramento del gioco appare necessario, poi, però, bisognerà sperare che anche chi nella sua carriera non è mai stato troppo prolifico e preciso riesca ad alzare il livello delle sue prestazioni e, soprattutto, aggiusti la mira. In assenza di tutto questo, Colantuono dovrà sperare nel contributo di centrocampisti e difensori e, forse, nel mercato di gennaio.
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