SALERNITANA: SI LAVORA PER L’IMPRESA –

Ieri pomeriggio e questa mattina al Mary Rosy la Salernitana ha lavorato a ranghi ridotti. I calciatori reduci dall’intossicazione alimentare hanno potuto svolgere un blando lavoro differenziato. Lo staff medico monitora lo stato di forma e la capacità di recupero dei singoli, ma è chiaro che in pochi giorni nessuno potrà ritrovare la forma migliore e chi scenderà in campo non sarà di certo al massimo. Marino, a sua volta acciaccato e sfibrato, sta provando ad ottimizzare il tutto e per questo potrebbe mischiare le carte e pescare dal mazzo qualche novità. In attacco, ad esempio, Cerri potrebbe ritornare titolare al posto di Simy. Anche Verde vede salire le sue quotazioni mentre l’unico stabile nella linea offensiva è Tongya che dovrebbe essere confermato dal primo minuto. Amatucci e Hrustic saranno schierati ancora una volta in tandem in cabina di regia dove Caligara potrebbe dare il cambio a uno dei due a gara in corso, visto che Zuccon non è ancora al 100%. Sulle corsie laterali potrebbe avere chances anche Njoh, visto che Stojanovic è out per squalifica. In difesa tutto confermato. Ruggeri e Lochoshvili affiancheranno Ferrari che a Marassi ha giocato nonostante una contrattura alla schiena. Servirà una partita intensa, ma anche tatticamente accorta per ribaltare il risultato dell’andata e servirà sicuramente anche la spinta dell’Arechi. Il 22 giugno ’94 la Salernitana di Delio Rossi vinceva la finale playoff del San Paolo contro la Juve Stabia del salernitano Chiancone e volava in B. Quella partita terminò 3-0, risultato che basterebbe ed avanzerebbe per difendere la cadetteria ai granata di oggi.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto