SALERNITANA: SI RIPARTE DAL COSENZA –

A Cittadella e ritorno senza aver potuto scendere in campo. La Salernitana ha evitato quanto meno il lungo viaggio di rientro in treno, visto che ha potuto salire su un aereo che l’ha riportata in città sul far della sera proprio quando in Lega volavano gli stracci. La ripartenza del campionato cadetto, dopo il rinvio della giornata di ieri per la morte di Papa Francesco, è stata oggetto di due accese riunioni ed in quella del tardo pomeriggio si è dovuto procedere ad una votazione per uscire dall’imbarazzo. A maggioranza si è deciso di ripartire dalla 35° giornata e di recuperare la 34° il prossimo 13 maggio. La Salernitana scenderà in campo venerdì 25 aprile per affrontare all’Arechi il Cosenza. Marino spera di recuperare Zuccon ma tiene sempre in caldo l’opzione Tello che ieri avrebbe giocato dall’inizio contro il Cittadella. La mancata disputa del match del Tombolato ha tenuto al riparo da gialli fatali i quattro diffidati di casa granata. La Salernitana ripartirà dall’Arechi nella volata salvezza e giocherà due gare consecutive in trasferta a maggio dopo averne giocate due di fila in casa ed in generale tre su quattro: Sudtirol, Cosenza e Mantova con l’intermezzo della trasferta del primo maggio a Spezia. Nelle prossime tre gare i granata dovranno provare a raccogliere un bottino sufficiente di punti per poter affrontare la Samp a Marassi in una situazione meno scomoda di classifica e giocarsi, poi, una sorta di jolly al Tombolato il prossimo 13 maggio. Da ieri è aperto il dibattito su eventuali favori o svantaggi derivanti dal nuovo calendario, di sicuro ieri sono stati penalizzati i tanti tifosi delle squadre che erano impegnate in campionato, in special modo quelli che hanno viaggiato. Questo il pensiero del CCSC che oggi ha emesso una nota ufficiale in cui, tra l’altro, si legge:” Assoluto rispetto per la perdita di un leader mondiale come Francesco – che condividiamo senza se e senza ma – ma disprezzo altrettanto assoluto per chi tratta il calcio ed i suoi tifosi come un ingranaggio da cui drenare soldi e potere. Annullare una giornata di campionato in tutte le categorie significa fregarsene in maniera totale delle centinaia di migliaia di tifosi in giro per l’Italia al seguito delle proprie squadre, a proprie spese, con enormi sacrifici sia economici che personali e familiari. Un danno da decine di milioni di euro che nessuno tra Figc e Lega Calcio penserà mai di rimborsare ai tifosi italiani. Tifosi che hanno dovuto fare dietrofront alle 11 del mattino per tornare a casa, dopo aver percorso centinaia se non migliaia di chilometri”.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto