SALERNITANA: UNA SVOLTA TRA PORTA E PANCHINA

La fortuna non è sempre cieca, a volte bisogna pure cercarsela. Stefano Colantuono ha saputo mettere in pratica questa regola di vita, compiendo scelte nette dal punto di vista tattico ma lasciando pure che le circostanze favorevoli gli dessero una mano. Al suo esordio sulla panchina granata il trainer romano non solo ha vinto, emulando il suo predecessore, Bollini, anch’egli vincitore a Chiavari nello scorso campionato, ma è pure riuscito a porre freno alla serie negativa di partite con almeno un gol al passivo. Dalla gara con l’Ascoli la Salernitana non terminava una gara senza reti al passivo e sabato scorso, contro l’Entella, la squadra granata è riuscita finalmente a chiudere la sua porta. Merito anche e soprattutto di Marius Adamonis, ventenne portiere lituano che ha parato anche un calcio di rigore, ripetendo la prodezza compiuta contro l’Ascoli. Alla sua quarta presenza stagionale, la terza da titolare, Adamonis ha dato prova di sicurezza e personalità facendo gongolare Claudio Lotito che da tempo spingeva per la sua promozione a titolare. Certo, sul punto ci sarebbe da discutere circa la scelta compiuta in estate di affiancare al lituano un altro giovane, Radunovic, che, però, aveva già conosciuto la serie B ad Avellino. L’infortunio del serbo ha dato modo a Colantuono di non avere dubbi o imbarazzi e la prova offerta da Adamonis lo ha ripagato. Per il 2018 ci sarà da affrontare la questione portiere perchè Radunovic ha lasciato l’Atalanta per giocare titolare ed un eventuale ribaltamento delle gerarchie potrebbe anche fargli prendere altre strade. Intanto, la Salernitana si gode le prodezze di Adamonis che ha messi le sue mani sui tre punti di Chiavari, conquistati anche grazie ad una condotta di gara diversa da parte della squadra granata rispetto alle ultime prestazioni dell’era Bollini. Se l’approccio non è stato dei migliori, dopo un quarto d’ora di gioco i granata hanno preso in mano il pallino, muovendo bene la palla e creando i presupposti per colpire. Il gol di Kyine ha premiato l’intuizione di Colantuono che lo ha schierato a ridosso di Bocalon. Il marocchino, che da tempo non giocava dal primo minuto, ha risposto bene e sembra plausibile una sua conferma per la gara col Foggia. Anche l’ingresso in campo di Rossi è stato un altro colpo vincente del nuovo allenatore granata che lo ha inserito subito dopo il salvataggio sulla linea di Vitale: suonato il campanello d’allarme, Colantuono ha capito che bisognava dare più profondità alla manovra e Rossi è stato subito decisivo servendo a Sprocati l’assist per il raddoppio. L’espulsione di Minala ha costretto la Salernitana a soffrire nella parte finale del match, ma forse anche questo ci voleva per ritrovare fame e voglia di lottare e gustarsi più a fondo il sapore di una vittoria che mancava da sei giornate. Ora, però, c’è il Foggia e sarà importante non fallire l’approccio per rompere il digiuno di successi all’Arechi.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto