SALERNITANA: TESTA AL BOLOGNA E AI RICORSI

Si è chiuso ieri con il pareggio tra Cagliari e Napoli ed il successo del Bologna sullo Spezia un turno di campionato caratterizzato dai pareggi e dall’incapacità delle prime della classe di conquistare i tre punti. Nella zona bassa della classifica, invece, si registra il successo della Sampdoria sull’Empoli, mentre Salernitana, Venezia, Genoa e Cagliari hanno messo da parte un punticino che potrebbe essere un brodino caldo o il presupposto per costruire qualcosa di importante: lo dirà il tempo. Di sicuro, il pari con il Milan per la Salernitana pesa tanto sia per il valore dell’avversario sia per lo spessore della prestazione offerta e che dovrà essere confermata ed esaltata sabato prossimo. Il punto strappato al diavolo rossonero sarà tanto più prezioso qualora dovesse arrivare un successo contro il Bologna nel prossimo impegno interno. Tra le mura amiche la Salernitana finora ha battuto solo il Genoa, pertanto il fattore Arechi non è stato ancora sfruttato dai granata, tanto più che sugli spalti i tifosi sono sempre caldi e numerosi e lo saranno anche sabato. Ora comincia una fase della stagione in cui la carta e la teoria contano relativamente, mentre a fare la differenza saranno motivazioni e voglia di raggiungere determinati obiettivi. L’Arechi ha ospitato tutte le grandi del campionato. A Salerno sono attesi Bologna, Torino e Fiorentina, ossia tre club scudettati e sicuramente di prestigio, ma ora come ora la Salernitana tra le mura amiche non può guardare in faccia a nessuno. Il blasone va messo da parte, conta solo fare risultato. E la determinazione e la voglia messe in campo contro il Milan dovranno essere la base su cui fondare la rincorsa salvezza. E ci si augura che all’Arechi passi anche il Venezia che ha presentato ricorso dopo la decisione del giudice sportivo di far disputare la gara non giocata lo scorso 6 gennaio. Si andrà, dunque, al secondo grado di giudizio ed i tempi si allungheranno prima di poter, come spera la Salernitana, dare luogo alla sfida.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto