Si parte. Al netto dei problemi dell’organico, delle lacune ancora presenti nel roster, si parte. E’ un inizio in salita quello che attende la truppa di Sannino, sicuramente difficile con tre partite in rapida successione da far tremare vene e polsi, ed anche per questo, soprattutto per questo, sarebbe stato necessario arrivare allo start con una squadra completa, non con un’idea ancora tutta da sviluppare. Ma tant’è, non c’è possibilità alcuna per rimediare ed allora forza e coraggio con gli uomini che ci sono, che sono tutt’altro che inadeguati, forse privi di alternative importanti come impone un campionato lungo ed insidioso come quello cadetto, ma comunque all’altezza! Partiamo dalle certezze allora. Sono certezze i due attaccanti titolari. Coda e Donnarumma sono gli uomini copertina della Salernitana, due ottime intuizioni di Fabiani – a Cesare quel che è di Cesare – chiamati a confermare le bellissime cose fatte vedere, soprattutto in tandem, l’anno passato. Allontanate le sirene di mercato, non completamente per Donnarumma, sarà giusto che i due gemelli del gol si concentrino su questo campionato che potrebbe essere per loro della definitiva consacrazione. Le alternative sono rappresentate da Joao Silva, Caccavallo, Improta, scommesse da vincere! Magari una certezza in luogo di tre scommesse sarebbe stata gradita ma di certo non si può parlare di reparto incompleto considerando che, all’occorrenza anche Rosina, quando avrà trovato la condizione giusta, potrà essere impiegato in prima linea. Convince decisamente meno il centrocampo. E’ lì che la Salernitana deve ancora intervenire in maniera seria, concreta, robusta. Moro e Odjer hanno fatto bene in tandem l’anno passato ma vanno supportati. Al momento c’è il solo Busellato, poco. Sannino reclama – sottovoce – almeno due rinforzi anche per poter passare indifferentemente dai due ai tre mediani. Nel caso, poi, si decidesse di giocare con 4-4-2, mancano esterni di gamba. C’è Zito, utilizzabile anche da interno, ma non c’è alternativa all’ex irpino, a destra, invece va preso un potenziale titolare. In difesa, invece, teoricamente mancherebbero all’appello solo due terzini, c’è, però, da chiarire la posizione di Schiavi, appurare in maniera certa le condizioni di Tuia, e quindi non è escluso che possa arrivare anche un centrale. Infine Terracciano. Sul portiere ex Catania la Salernitana ha scommesso, quest’anno sarà lui il titolare senza se e senza ma, tanto è vero che alle sue spalle non c’è la classica garanzia, ma un giovane. A conti fatti, allora, mancherebbero all’appello almeno sei pedine per considerare completa la rosa. Sei giocatori da prendere e sei giorni alla chiusura del mercato. Non male davvero!
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