In trasferta come sette giorni fa, ma con l’obiettivo di riscattare la sconfitta di Cittadella. A Brescia la Salernitana si gioca tanto perchè, dopo aver interrotto la serie utile di dodici risultati al Tombolato, deve subito rialzarsi per non vanificare quanto finora di buono è stato fatto. Un altro stop potrebbe avere conseguenze più pesanti sulla classifica nel senso che potrebbe segnare un più sensibile riavvicinamento con le inseguitrici e, dunque, con la zona playout. La B, del resto, è così, cinica e spietata, selvaggia come una giungla: un nuovo e malaugurato passo falso potrebbe riportare la Salernitana a contatto con la zona medio- bassa nonostante i granata abbiano finora fatto quasi sempre risultato. Certo, qualche vittoria in più durante la striscia positiva avrebbe permesso a Bollini ed ai suoi di trovarsi con un po’ più di margine su chi insegue, ma non si può imputare molto ad un gruppo che solo adesso comincia a respirare dopo due mesi e mezzo in apnea per via della estrema emergenza da cui è stato colpito, specie in difesa. E’ chiaro che da chi è al rientro dopo qualche settimana di stop non ci si potrà attendere subito la luna, ma almeno Bollini potrà disporre di qualche alternativa. Tuttavia, recuperi a parte, la Salernitana dovrà scendere in campo nelle ultime gare dell’andata con la fame e la determinazione che l’hanno accompagnata finora. Niente calcoli e niente distrazioni da qui a fine mese perchè i punti in palio saranno pesanti per la classifica e per le prospettive future. Occorre stringere i denti e dare tutto nello sprint di fine anno per affacciarsi al 2018 con meno ansie ed un carico di entusiasmo che potrebbe fare la differenza nel girone di ritorno. Tutte queste considerazioni non possono prescindere da un risultato positivo a Brescia dove la Salernitana ritroverà, almeno part time Sprocati, ma soprattutto si troverà di fronte un avversario quasi all’ultima spiaggia, messo sulla graticola dai tifosi e dal presidente, Cellino, già pronto a sacrificare l’allenatore di turno, Marino, sull’altare della salvezza per le rondinelle che mai come oggi si aggrapperanno all’immarcescibile bomber, Caracciolo, per restare a galla. La Salernitana è avvisata. Occhio, dunque, alla trappola lombarda.
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