Serviva la vittoria alla Salernitana per ritrovarsi dopo tre sconfitte di fila ed il Pescara di Breda ha confermato, specie nei primi disastrosi trenta minuti di gara, di essere quello che alla vigilia si immaginava: una squadra composta da buoni calciatori, ma con limiti e problemi evidenti dei quali una Salernitana più cattiva e determinata rispetto alle uscite precedenti avrebbe potuto approfittare. Castori ha scelto la via della forza fisica, puntando su Gondo come partner di Djuric così da offrire alla squadra sempre la soluzione della palla alta a cercare le torri per guadagnare campo e favorire gli inserimenti di Capezzi e Coulibaly, ma anche per colpire sul fianco destro degli ospiti con le incursioni di Cicerelli, ispirato e concreto come non si vedeva da un po’. Il gol di Gondo in apertura, nato dagli sviluppi di un corner con due tocchi di testa, Casasola e Djuric in successione, nell’area ospite prima del decisivo tap in dell’ivoriano ha messo in discesa la partita. Lo slalom con tiro all’angolino di Cicerelli l’ha di fatto chiusa dopo nemmeno mezz’ora, nonostante qualche tentativo di reazione degli ospiti, in particolare con Galano. Bisognava tornare alla vittoria e c’era bisogno anche di chiudere la porta. Entrambe le missioni sono riuscite ai granata, ma ora si attendono conferme. Per quelle che dovranno arrivare dal campo bisognerà attendere il match di lunedì sera al Granillo, preceduto da sette giorni importanti sul fronte mercato. Kiyine ha finalmente raggiunto l’accordo economico per tornare a Salerno, ma il talento, spesso intermittente, del marocchino non basta per poter restare in alto. La Salernitana, al di là dei buoni segnali inviati dai singoli contro il tenero Pescara, ha bisogno di una alternativa importante alle punte titolari. Giannetti pare destinato a raggiungere Breda in riva all’Adriatico ed allora i margini di manovra potrebbero ampliarsi e sarebbe un peccato non arricchire il parco attaccanti con un elemento di provata affidabilità. In mediana, dopo Kiyine e Coulibaly, difficilmente arriverà un altro tassello, ma la corsia destra, dopo l’abbuffata a sinistra, andrebbe puntellata, magari con un elemento in grado di giocare anche da terzino. Lunedì prossimo Casasola non ci sarà per squalifica e Castori dovrebbe puntare su Kupisz che è un calciatore duttile, ma comunque adattato al ruolo di esterno a tutta fascia. Tagliati Karo e Lombardi, in lista c’è già un posto over a disposizione. Se poi arrivasse qualche cessione, i margini sarebbero maggiori. Già ora, però, ci sono le condizioni perché la società operi in entrata. L’ultima settimana di mercato sarà decisiva per rinforzare la rosa e dimostrare quali siano le reali intenzioni della proprietà. Lasciare l’opera incompiuta sarebbe l’ennesimo peccato di omissione.
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