SALERNITANA: ULTIME LUCI A SAN SIRO –

Sarà la Salernitana a spegnere le ultime luci a San Siro per il campionato di serie A che si concluderà proprio nel fine settimana. Contro il Milan di Pioli, ex del confronto ed al passo d’addio col diavolo rossonero, i granata di Colantuono saranno privi dello squalificato Basic ed andranno a caccia di una vittoria che sarebbe l’unico risultato possibile per evitare di fare peggio del Pescara. Gli adriatici retrocessero nel 2017 con 18 punti, la Salernitana ne ha 16 e solo con un colpo da tre punti a San Siro potrebbero evitare di entrare nel libro nero dei record. La squadra granata aveva fornito prestazioni almeno decorose contro Atalanta e Juventus, ma lunedì scorso è letteralmente scomparsa dal campo al cospetto di un Verona affamato e sicuramente più motivato. Sabato sera si porrà fine a questo calvario, perché tale è da definirsi il mortificante percorso della Salernitana in campionato. Va anche ricordato come, oltre alle salvezze ottenute nel 2022 e 2023, anche in occasione delle due precedenti retrocessioni la squadra granata aveva sempre lottato fino all’ultima giornata. Il paradosso è che proprio quando aveva raggiunto un minimo di stabilità in massima serie e sembrava poter contare su una società solida la Salernitana ha consegnato agli annali del calcio italiano la stagione più brutta della sua storia ed anche della storia della serie A. Dalla scorsa estate in poi il club di Iervolino ha scritto con tenacia ed ammirevole impegno il manuale dell’anticalcio. Tutto ciò che non andrebbe fatto nella gestione di una società di calcio è stato messo in pratica dalla dirigenza granata. Dal rapporto compromesso con Sousa, al caso Dia, fino al ribaltone dirigenziale col ritorno di Sabatini e l’azzeramento di tutto ciò che era stato messo nel database in quanto a scouting, arrivando poi alla parentesi Liverani. Per tacere dei risultati del campo che sono stati avvilenti e vergognosi a dir poco. Si potrebbe ancora aggiungere un capitolo al suddetto manuale, quello in cui si fa almeno un esame di coscienza e si assume l’impegno di fare semplicemente nella maniera opposta in futuro. Chissà se qualcuno avrà voglia di prendere penna e calamaio come ai vecchi tempi per immaginare già un’altra storia mentre si spegneranno le luci a San Siro.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto