Il 5 maggio non sarà mai un giorno come un altro per Salerno e la sua provincia. L’alluvione che colpì Bracigliano e gli altri comuni della zona segnò profondamente il modo di vivere da parte della comunità la festa che era stata programmata da lì a pochi giorni, in occasione di un Salernitana- Venezia che avrebbe sancito il ritorno in massima serie dei granata. Da Viani a Rossi, decenni dopo, altre volti ed altri nomi fecero l’impresa ed oggi c’è ancora il Venezia, l’avversario che sembra essere stato assegnato dal destino alla Salernitana, a porsi sulla strada dei granata che stanno provando a riconquistare una massima serie a cui per mesi hanno partecipato in condizioni di oggettiva inferiorità. Fu contro il Venezia che Di Tacchio e soci ottennero la salvezza ai rigori ai playout del 2019. Fu contro il Venezia che la doppietta di Gondo regalò nel recupero tre punti d’oro alla squadra di Castori nella primavera di un anno fa, spalancandole le porte della promozione in serie A. Ed anche all’andata, al Penzo, la squadra allora guidata da Colantuono tenne fede alla tradizione, cogliendo allo scadere tre punti pesanti in Laguna ribaltando lo svantaggio iniziale con Bonazzoli e Schiavone. Che ci dovesse essere proprio il Venezia oggi, 5 maggio, all’Arechi era scritto da qualche parte. Non sarà una sfida senza storia, perché gli ospiti hanno sfiorato il colpo in casa della Juventus solo quattro giorni fa e non si sentono ancora condannati alla retrocessione. La Salernitana lo sa e tutto l’ambiente deve esserne consapevole. E’ la seconda partita di un ciclo di tre in sei giorni e, dopo aver portato a casa un punto e qualche rimpianto da Bergamo, la Salernitana ha avuto poco tempo per recuperare le forze. Di certo, a dare sostegno e coraggio ai granata di Davide Nicola provvederà anche il pubblico. Numeri impressionanti per quanto riguarda le presenze annunciate oggi e domenica per la gara con il Cagliari. Del resto, se la risposta di Salerno era sempre stata massiccia in tempi di magre, figurarsi ora che la speranza è stata rinfocolata da prestazioni e risultati di un certo spessore. Con il rientrante Radovanovic, ma senza Ribery e Ranieri, Nicola se la giocherà con idee, coraggio e giusta attenzione. Palla al centro alle ore 18. Salerno si fermerà per la partita che può cambiare il corso di una stagione. Il bello del calcio, la forza di una passione autentica per un appuntamento con il destino a cui nessuno vuole mancare.
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