Il secondo pareggio interno di fila ha riservato un copione solo in parte diverso. Se contro la Ternana la Salernitana aveva dovuto rimontare tre volte, contro il Pescara si è trovata sotto di due gol prima di rischiare un clamoroso, e meritato, sorpasso all’ultima curva. La sostanza, però, non cambia. Nonostante i cinque gol segnati tra le mura amiche, la squadra di Bollini ha portato a casa solo due punti, dovendo sempre rimontare. Mai, infatti, Bocalon e soci sono andati in vantaggio nei due match disputati all’Arechi. Un dato che deve far riflettere perchè conferma che la squadra granata ha difficoltà a sbloccare le partite a causa di problemi di finalizzazione, ma ha orgoglio e carattere tali da consentirle di rimontare, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Basti pensare che sabato scorso, dopo l’infortunio di Pucino, Bollini ha schierato un altro attaccante, Rodriguez, dirottando Ricci, un centrocampista di qualità, sulla fascia destra. Questo dopo che il tecnico granata, sotto gli occhi di Lotito e Stellone, aveva schierato nella formazione di partenza tre terzini, di cui uno, Vitale, proposto come attaccante e poi riportato in difesa per alzare Pucino, apparso in netta difficoltà contro Del Sole ed autore di un evidente errore in occasione del vantaggio della squadra di Zeman. Sotto di due gol, poi, la Salernitana ha rimontato grazie alla perla di Sprocati ed alla zampata di Minala ed avrebbe pure meritato il successo nell’arrembaggio finale. Al di là di ciò che il campo ha detto, però, restano ombre e dubbi. Le prime riguardano Bollini, su cui la società non ha preso una posizione decisa visto che Lotito lo ha confermato non senza averlo, però, invitato ad impiegare i giocatori nei ruoli giusti. I dubbi riguardano la direzione in cui la Salernitana, intesa come proprietà, voglia andare. Le scelte in sede di mercato non sono apparse troppo ispirate, nè figlie di una strategia ad ampio respiro. Lotito non sarà d’accordo, ma troppe scelte compiute in estate continuano a destare preoccupazione a chi ha a cuore le sorti della maglia granata.
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