Un punto in trasferta fa sempre morale e va preso con soddisfazione. Di certo, la Salernitana a Vicenza avrebbe potuto raccogliere anche di più, specie quando, nella ripresa, i padroni di casa si sono paurosamente allungati prestando il fianco al contropiede. Con più lucidità e qualità nella rifinitura la squadra di Castori avrebbe potuto centrare il successo, ma la fatica si è fatta sentire anche sulla sponda granata. Nel primo tempo Castori ha proposto Lombardi a sinistra per dare respiro a Cicerelli, ma ha dovuto ben presto rivedere i suoi piani per l’infortunio occorso all’ex Venezia. Ci ha pensato Djuric dal dischetto a portare in vantaggio i suoi tra le veementi proteste dei biancorossi di casa per la decisione dell’arbitro di sanzionare con la massima punizione un contatto tra Di Tacchio, apparso in grande crescita fisica, e Rigoni. Prima e dopo questo episodio, la Salernitana ha interpretato la sua partita fatta di attesa e ripartenze, ma Tutino è stato meno incisivo rispetto alla gara col Pisa. L’attaccante di proprietà del Napoli ha dato l’impressione di poter far male proprio nella ripresa quando, però, ad un certo punto Castori ha preferito sostituirlo. Il tecnico marchigiano ha dato spazio a Giannetti, che ha bisogno di giocare dopo la lunga fase di oblio in cui si è imbattuto nella scorsa stagione. Il Vicenza, risentito per il rigore subito, ha pareggiato i conti con Rigoni su azione di corner. Nel primo tempo la squadra di casa ha attaccato soprattutto dalla parte di Lopez che non ha ricevuto il giusto aiuto da Lombardi, poi sostituito. Un po’ meglio le cose sono andate con l’ingresso di Cicerelli che ha coperto di più, anche perchè l’uruguaiano, in base alle consegne tattiche di Castori, non doveva accorciare su Vandeputte, particolarmente ispirato in avvio, bensì restare più vicino ai centrali. Aya e Gyomber hanno sfoderato una prestazione di grande sostanza ed attenzione ed infatti il Vicenza ha avuto poche occasioni e non è mai stato pericoloso con i suoi attaccanti. Marotta e l’ex Jallow sono stati ben presto neutralizzati. Nella ripresa, la Salernitana avrebbe potuto piazzare il colpo del ko, ma è mancata la qualità nella gestione dell’ultimo passaggio e sono venute meno anche le forze. I granata salgono a quota otto in classifica, staccati di due lunghezze dal tandem di testa formato dal solito Cittadella, che ieri ha regolato il Pordenone, e dall’Empoli, che ha superato in rimonta la Spal.
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