Un punto in trasferta fa sempre morale e va preso con soddisfazione. Di certo, la Salernitana a Vicenza avrebbe potuto raccogliere anche di più, specie quando, nella ripresa, i padroni di casa si sono paurosamente allungati prestando il fianco al contropiede. Con più lucidità e qualità nella rifinitura la squadra di Castori avrebbe potuto centrare il successo, ma la fatica si è fatta sentire anche sulla sponda granata. Nel primo tempo Castori ha proposto Lombardi a sinistra per dare respiro a Cicerelli, ma ha dovuto ben presto rivedere i suoi piani per l’infortunio occorso all’ex Venezia. Ci ha pensato Djuric dal dischetto a portare in vantaggio i suoi tra le veementi proteste dei biancorossi di casa per la decisione dell’arbitro di sanzionare con la massima punizione un contatto tra Di Tacchio, apparso in grande crescita fisica, e Rigoni. Prima e dopo questo episodio, la Salernitana ha interpretato la sua partita fatta di attesa e ripartenze, ma Tutino è stato meno incisivo rispetto alla gara col Pisa. L’attaccante di proprietà del Napoli ha dato l’impressione di poter far male proprio nella ripresa quando, però, ad un certo punto Castori ha preferito sostituirlo. Il tecnico marchigiano ha dato spazio a Giannetti, che ha bisogno di giocare dopo la lunga fase di oblio in cui si è imbattuto nella scorsa stagione. Il Vicenza, risentito per il rigore subito, ha pareggiato i conti con Rigoni su azione di corner. Nel primo tempo la squadra di casa ha attaccato soprattutto dalla parte di Lopez che non ha ricevuto il giusto aiuto da Lombardi, poi sostituito. Un po’ meglio le cose sono andate con l’ingresso di Cicerelli che ha coperto di più, anche perchè l’uruguaiano, in base alle consegne tattiche di Castori, non doveva accorciare su Vandeputte, particolarmente ispirato in avvio, bensì restare più vicino ai centrali. Aya e Gyomber hanno sfoderato una prestazione di grande sostanza ed attenzione ed infatti il Vicenza ha avuto poche occasioni e non è mai stato pericoloso con i suoi attaccanti. Marotta e l’ex Jallow sono stati ben presto neutralizzati. Nella ripresa, la Salernitana avrebbe potuto piazzare il colpo del ko, ma è mancata la qualità nella gestione dell’ultimo passaggio e sono venute meno anche le forze. I granata salgono a quota otto in classifica, staccati di due lunghezze dal tandem di testa formato dal solito Cittadella, che ieri ha regolato il Pordenone, e dall’Empoli, che ha superato in rimonta la Spal.
Articoli correlati '
26 APR
LBA BASKET, SCAFATI OSPITA IL BANCO DI SARDEGNA SASSARI PER UNA SERATA ALL’INSEGNA DELLO SPETTACOLO
Quella di domenica pomeriggio, ore 18:15, alla Beta Ricambi Arena PalaMangano non sarà semplicemente la penultima gara di stagione...
25 APR
COLANTUONO: “GIOCARE TUTTE LE PARTITE CHE RIMANGONO AL MASSIMO DELLE NOSTRE POSSIBILITÀ”
“Domani mi aspetto una partita sulla falsariga di quella giocata con la Fiorentina per ottanta minuti, dove eravamo stati molto bene in...
25 APR
SALERNITANA: VIGILIA SENZA SAPORE –
Il 25 aprile 2015 la Salernitana ritornava in Serie B grazie al successo interno sul Barletta per tre a uno ed al contemporaneo pari...
24 APR
SALERNITANA: A FROSINONE PER IL VERDETTO FINALE –
Tra domani e venerdì potrebbe arrivare l’amaro quanto ineludibile verdetto. La Salernitana sa che è solo una questione di tempo, ma la...
23 APR
SALERNITANA: IERVOLINO AL BIVIO DECISIVO –
Dopo aver visto dal vivo la squadra contro la Lazio, all’Olimpico, ed all’Arechi, domenica scorsa, contro la Fiorentina, Danilo...