La Spal perde a Pisa ed esonera Marino. I toscani possono ancora ambire ad un piazzamento playoff, ma chi è già dentro la zona alta della classifica sembra poter dormire sonni tranquilli. Dall’Empoli al Cittadella, insomma, sono in ballo le posizioni in griglia ed i due primi due posti più che la qualificazione alla post season. Ed allora la giornata odierna potrebbe incidere molto nella volata che si concluderà il prossimo 7 maggio. Venezia- Lecce e Cittadella- Salernitana sono due scontri diretti in piena regola che potrebbero determinare rapporti di forza e gerarchie ben precisi in classifica. Alle spalle dell’Empoli tutto può ancora accadere e chi dovesse conquistare i tre punti in questo turno infrasettimanale avrebbe più certezze e meno rimpianti. Si prenda il caso della Salernitana che deve dimenticare la delusione per il pareggio interno col Cosenza ed è attesa dalla trasferta sul campo trappola per eccellenza del Tombolato. Espugnare lo stadio di Cittadella è stata finora una missione impossibile per i granata nostrani. Tuttavia, solo pochi giorni fa la truppa di Castori ha fatto cadere il tabù dello Zini confermando anche una vocazione corsara che fa ben sperare per questa sera. Gara tosta, spigolosa, tattica, in cui si dovrà correre e lottare tanto: una partita che rispecchia in pieno quello che è oggi il campionato cadetto e l’equilibrio che lo domina. Il Cittadella è in ripresa dopo un inverno difficile. La Salernitana non perde da dieci giornate e da cinque non subisce gol. Dati statistici che Castori non vorrebbe sbandierare, anche solo per ragioni scaramantiche, ma che di sicuro usa come argomenti ulteriori per accrescere convinzione ed autostima nei suoi all’interno dello spogliatoio. Il Cittadella ha svoltato da quando ha cambiato impostazione tattica, raddoppiando i trequartisti e dimezzando le punte di ruolo. La Salernitana resta aggrappata alle certezze del suo 3-5-2 che, per ora, Castori non modifica ma nel quale qualche pedina cambierà. Casasola è in rampa di lancio a destra, Mantovani, forse, potrebbe tornare in difesa per contrastare il passo svelto degli incursori di Venturato. A sinistra nessuno tocchi il soldato Jaroszjsnki, mentre in attacco tutto è ancora da vedere e chissà che Castori non opti per la soluzione di forza chiedendo a Gondo di fare il lavoro sporco e a Djuric di presidiare l’area di rigore, magari per sfiancare la difesa di casa ed affidare ai piedi buoni di Tutino ed Anderson il compito di approfittare di spazi più ampi in corso d’opera. Dieci partite da giocare, una sola missione: vincere il più possibile per alimentare un sogno e non vivere di rimpianti.
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