SALERNITANA, UNA RIPRESA SENZA… MASCHERA

Da lunedì in Campania decadrà l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, ma il Governatore De Luca ci tiene a precisare che è doveroso portarla sempre con sé sia per indossarla nei luoghi chiusi sia per poter coprire bocca e naso anche all’aperto, laddove ci sia troppa gente. La mascherina è stata nostra compagna di viaggio negli ultimi tre mesi. Non sappiamo se e in che misura ci abbia protetti, visto che tanti esperti sull’argomento si sono divisi in pro e contro, ma alzi la mano chi non è mai uscito di casa senza averla dimenticata ed ha fatto dietrofront per recuperarla e non rischiare sanzioni ma anche semplici occhiatacce da parte degli altri pedoni. Senza ipocrisia, va detto che per molti, forse per tutti, da qualche tempo la mascherina è diventata un accessorio di difficile sopportazione per il caldo che si fa sentire, per la voglia di libertà e per il desiderio di lasciarsi alle spalle un periodo da incubo. Di sicuro, ora è il momento di gettare la maschera per la Salernitana, ultracentenaria per la data di fondazione, ma dalla carta di identità più verde che mai per quanto riguarda l’età media del gruppo con cui Gian Piero Ventura vuol dare l’assalto ai playoff e non solo. Il tecnico genovese è del ’48, anno in cui la Salernitana militava in serie A, persa, come nel ’99, di misura e non per esclusivi demeriti propri. Con la sua esperienza, ma anche con il suo entusiasmo, Ventura ha suonato la carica alla vigilia della sfida, per lui da ex, al Pisa, avversario arcigno e tosto, che vuole mantenere le distanze dalla zona rossa della classifica. Giocare alle 18, sotto un sole che si annuncia ancora alto e caldo, non sarà facile e lo si è già visto ieri in occasione dell’anticipo che ha consegnato allo Spezia una vittoria pesantissima sull’Empoli. Un risultato importante in ottica playoff anche per la Salernitana che sa che la nona in classifica, l’Empoli appunto, è rimasta a quota 40, e vede la possibilità di allungare. Per farlo, dovrà raccogliere tutte le risorse fisiche e mentali, fare appello alle motivazioni ed alla voglia più che alla tattica, sperando che l’eco dei festeggiamenti per il recente compleanno del club sia giunta alle orecchie del gruppo e possa dare una spinta in più per superare le insidie della ripartenza e l’ostacolo Pisa. Finalmente si riparte, dopo mesi di incertezze e paure. Per regalarsi un’estate da sogno, bisognerà gettare la maschera e tirar fuori quel coraggio che oggi sarà stampato a caratteri cubitali sulle maglie dei calciatori granata.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto