SALERNITANA: UNA SOSTA PER AMICA –

Oggi la Salernitana ha concluso gli allenamenti per il mese di novembre per poi riprendere a dicembre, mese in cui saranno anche disputate diverse amichevoli. Gelbison e Nizza, ma anche Turris e Palmese: dovrebbero essere queste le avversarie dei granata che saranno ancora allenati da Davide Nicola. Tecnico e direttore sportivo si sono parlati ieri di persona al Mary Rosy e probabilmente si vedranno anche col presidente Danilo Iervolino nelle prossime ore. Serve fare chiarezza su obiettivi e strategie perché la classifica premia la Salernitana nell’ottica di una salvezza senza affanni, ma punti ottenuti ed alcune prestazioni potrebbero non essere del tutto all’altezza delle aspettative del club se parametrati agli investimenti sostenuti ed in quest’ottica va comunque fatta un’analisi di tutti gli acquisti estivi e del loro rendimento. Insomma, non tutto ciò che è arrivato dal mercato può aver convinto così come è possibile che non tutte le scelte del tecnico abbiano soddisfatto. Fa parte del gioco e di un percorso di crescita di una società alla sua prima vera stagione normale in massima serie, che, forse, ha alzato troppo l’asticella, cosa che non può certo dispiacere alla piazza perché se il presidente ha ambizioni e vuole vincere, ciò vuol dire che ci sono programmi di un certo tipo sullo sfondo. Insomma, Danilo Iervolino guarda molto avanti, mentre, forse, Davide Nicola preferisce guardarsi prima di tutto alle spalle. Aver messo tra sé e la zona retrocessione dieci punti è un merito del tecnico e della squadra che, però, non hanno dato un seguito adeguato alla vittoria sulla Lazio in cui avevano dimostrato grande coesione, grande spirito di sacrificio ed una motivazione fortissima. Trovare il giusto equilibrio fuori e dentro il campo, tatticamente e mentalmente, e magari anche tra ciò che la direzione sportiva fa sul mercato e quello che l’allenatore chiede e vede sul campo sarà un passaggio chiave per arrivare più uniti e più forti a gennaio. E il mercato sarà una importante cartina di tornasole ed anche una preziosa opportunità. In entrata è palese che occorrano ancora rinforzi di spessore in difesa, dove le assenze di Gyomber e Fazio non sono state assorbite dai nuovi con la giusta attenzione, ed in mediana, dove si attende il miglior Bohinen e manca un altro elemento di forza e propulsione. Capezzi e Kastanos potrebbero salutare. Sugli esterni, vista la bocciatura di Sambia, bisognerà intervenire almeno su una corsia. In attacco Dia e Piatek sono le certezze. Poi tutti sono in discussione. Manca un elemento in grado di agire tra le linee, ruolo e posizione in cui ha provato a calarsi ma senza grande entusiasmo Bonazzoli. Valencia e Botheim sono ancora acerbi ed hanno bisogno di giocare con continuità. Sy e Kristoffersen, ma anche Micai potrebbero salutare. Gennaio, insomma, sarà un mese intenso e pieno di novità in entrata (il centrocampista belga Raskin è molto vicino) ed in uscita. E le partite con Milan, Toro, Atalanta e Napoli saranno prove importanti a cui la Salernitana dovrà arrivare carica e pronta come ha già dimostrato di poter fare. Cali di tensione e sbalzi di umore a tutti i livelli, però, dovranno essere evitati. Con 23 partite da giocare tutto è ancora possibile e bisognerà puntare sempre al massimo per rendere orgogliosi proprietà e tifosi. Non si deve sempre e per forza vincere, ma è necessario avere sempre un atteggiamento che vada sempre in una direzione di crescita e miglioramento costanti. Gare come quella di Monza non sono in linea con il motto sociale del club, del resto.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto