SALERNITANA: URGONO RISPOSTE IN CAMPO E FUORI

Dalla sfida odierna con la Fiorentina a quella di venerdì prossimo all’Arechi con l’Inter di Simone Inzaghi, ex pupillo di Lotito, potrebbe cambiare tutto. Oggi e poi martedì sera con il Genoa, a Marassi, per una gara di Coppa Italia di cui nessuno avvertiva il bisogno, la Salernitana scenderà in campo ancora da figlia di nessuno. Il trust ha sortito effetti negativi sulla resa e sul morale del gruppo e l’evidenza del campo è sotto gli occhi di tutti. Basta solo non chiuderli o girarsi dall’altra parte. Una lenta agonia, addolcita da un paio di vittorie e dalle tante cartoline piene di amore e passione della tifoseria. Salerno ci ha provato, sostenendo con tutto il calore di cui è capace la sua squadra, per non farla sentire sola e fragile. Ci sono tre partite per chiudere il girone di andata e l’auspicio è che i granata possano incamerare qualche punto che tornerà utile da gennaio nella misura in cui il cambio di proprietà sarà effettivo, celere ed incisivo. Ora c’è una proprietà uscente, tra sette giorni potrebbe essercene una entrante. E già questo particolare potrebbe fare una grande differenza, anche se poi la futura proprietà e la nuova struttura dirigenziale, tecnica ed amministrativa che ne verranno saranno attese da un girone di ritorno durissimo e, soprattutto, nel breve come nel lungo periodo saranno valutate sulla scorta delle opere, dei fatti, dei risultati. Al Franchi la Salernitana arriva incerottata, ma scortata da mille tifosi circa e potrà far leva sulla voglia di Ribery di lasciare un segno nella sua speciale gara da ex. Urgono risposte in campo e fuori. Sono giorni decisivi sotto tutti i punti di vista. Altri ritardi sarebbero dolorosi e pericolosi. Salerno ha aspettato tanto tempo ed ora è giusto che possa cominciare a guardare oltre la scadenza del 31 dicembre. Il tempo delle valutazioni deve lasciare spazio al momento delle scelte chiare ed irrevocabili.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto