Due ali per volare oltre la crisi ed i torti arbitrali. Gian Piero Ventura sa bene che, quando ci si presenta al classico bivio, il coraggio di osare può essere la risposta migliore. E nelle ultime settimane, pur avendo sempre avuto la predisposizione a giocare, la Salernitana ha avuto meno coraggio, meno voglia di rischiare. Nelle scelte del tecnico e nelle giocate dei calciatori in campo è mancato il sacro fuoco che aveva acceso nuove speranze nei cuori dei tifosi all’inizio della stagione. Troppo scolastica e meno sbarazzina, preoccupata di svolgere il compitino senza essere toccata dall’idea di provare qualche variazione sul tema, la Salernitana ha prodotto poco e segnato ancor meno, continuando, però, a subire gol anche per la sua tendenza a difendere troppo bassa. Anche qui è questione di mentalità e di atteggiamento dei singoli, perchè i centrocampisti non sempre alzano la linea del pressing con la conseguenza che la squadra si allunga lasciando troppo soli in avanti gli attaccanti, obbligati a profondi ripiegamenti per non risultare corpi estranei. Di conseguenza, anche gli esterni restano più bassi e la loro spinta si attenua per il semplice fatto che attaccare su settanta-ottanta metri di campo è fisicamente molto impegnativo. Nelle ultime partite, poi, proprio per trovare un giusto compromesso tra fase offensiva e difensiva, Ventura ha rispolverato con continuità Lopez, puntando su un terzino puro e non più su un’ala per ricoprire la corsia sinistra. La mossa non ha pagato molto se è vero come è vero che la Salernitana in trasferta ha infilato quattro sconfitte di fila ed in generale ha vinto solo una volta nelle ultime otto gare. Per questo Ventura sta meditando una nuova rivoluzione, una sorta di ritorno alle origini allo scopo di ridare freschezza e brillantezza ad una squadra che si impegna tanto ma non ha i picchi di inizio stagione in quanto a proposta di gioco. Una delle soluzioni provate in vista della sempre ostica trasferta di Cittadella è quella con Lombardi e Cicerelli titolari contemporaneamente nel 3-5-2. L’ex Benevento a destra, l’ex Foggia a sinistra ma con possibilità di invertire le corsie di competenza e senza dimenticare che anche Kiyine potrebbe essere impiegato da esterno, qualora uno tra Firenze e Maistro desse le dovute garanzie fisiche per giocare dall’inizio in mezzo al campo. Due esterni più offensivi per provare a spaventare il Cittadella: potrebbe essere questa la mossa di Ventura per rilanciare la Salernitana prima ancora che in classifica nello spirito e nell’atteggiamento, perchè è stato chiaro ed evidente fin dal principio che solo giocando ad un certo ritmo questa squadra avrebbe potuto ottenere risultati di un certo rilievo.
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