Serviva una vittoria e finalmente, al tredicesimo tentativo, la Salernitana l’ha centrata. Contro la Lazio, come nel 1998-’99, i granata si sono finalmente sbloccati, conquistando con merito tre punti che danno ossigeno alla classifica. Otto punti il bottino attuale della Salernitana che ha recuperato tre lunghezze ad Empoli ed Udinese e due al Cagliari. Schierata da Inzaghi con la difesa a tre e con il tandem Kastanos – Candreva a supporto di Ikwuemesi, sempre più prezioso e funzionale al gioco dei suoi, la Salernitana ha assorbito senza soffrire troppo il fraseggio un po’ compassato della Lazio, sfiorando il gol con un cross velenoso di Candreva, su cui Provedel si è arrangiato come ha potuto, e poi con il potente sinistro da fuori di Bohinen che ha fatto tremare la traversa. Poi l’episodio del rigore con il contatto Gyomber- Immobile con l’arbitro Prontera che ha lasciato correre per poi ravvedersi dopo la revisione Var. Impeccabile dal dischetto il capitano laziale, imprudente il difensore granata che, dopo aver rimediato il giallo, ha rischiato di fare la frittata, entrando in maniera scomposta su Marusic. Prontera lo ha graziato, facendo arrabbiare un Sarri che ha poi lanciato messaggi chiari a fine partita all’ambiente laziale. Le riflessioni del tecnico ex Chelsea sono state suggerite anche da una ripresa senza mordente dei suoi, travolti dalla maggiore voglia della Salernitana. La squadra di Inzaghi ha corso, ha lottato, ha sbagliato anche ma ha saputo andare oltre. Diverso lo spirito e l’atteggiamento dei calciatori, finalmente più compatti ed uniti in campo e fuori. Il gol del pareggio è arrivato al termine di una bella manovra corale, avviata da Coulibaly, apparso in netta ripresa, proseguita da Kastanos che ha aperto per Mazzocchi il cui cross è stato corretto dalla testa di Candreva. Provedel ha respinto corto e Kastanos ha ribadito in gol da due passi. Il pari ha premiato la voglia e l’applicazione della Salernitana, presentatasi nella ripresa con Lovato al posto di Gyomber, e poi rinforzata dall’ingresso di Fazio, che ha dato personalità al reparto arretrato. Il raddoppio di Candreva ha fatto il resto. Una volta in vantaggio grazie alla tremenda bordata del grande ex di turno, la Salernitana si è disposta col 3-5-1-1 con Legowski e Maggiore a far legna in mediana per tenere sempre alta la fiammella della pressione. In un pomeriggio così freddo come quello toccato in sorte a tutti i presenti all’Arechi un po’ di calore e sostanza non poteva che tornare utile. Senza Dia e Tchaouna, con Cabral rimasto in panchina, la squadra granata ha saputo creare occasioni, segnare due gol e tenere botta nei minuti finali. Cinque punti in cinque gare, da quando è arrivato sulla panchina granata, Inzaghi ha portato voglia di lavorare duro e di lottare con grande umiltà. La squadra ha ancora margini di crescita e, sebbene il calendario sia in salita, i segnali delle ultime partite non possono passare inosservati. Ritrovatasi come gruppo, la Salernitana ora deve dare continuità sul piano delle prestazioni al successo di sabato contro una big, seppure in crisi, del campionato. Tre punti pesanti per classifica e morale ed una lezione importante da tenere bene impressa nella mente: in serie A tutto è possibile, se si va tutti nella stessa direzione. Il ritiro ha giovato e non è escluso che sarà riproposto anche in futuro. Gambe e testa vanno di pari passo e le vittorie servono tantissimo. Da domani tutti in campo per preparare la gara di domenica a Firenze.
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