SALERNITANA: ZUCCON ULTIMO INNESTO –

Niente botto di fine mercato per la Salernitana che ha cercato di operare su più fronti e più tavoli, ma non è riuscita a completare la rivoluzione invernale con i tasselli di cui andava in cerca e dei quali rischia di sentire la mancanza alla lunga. Magari non ci saranno mai le conferme dei diretti interessati, ma è evidente che la Salernitana abbia provato a prendere un altro attaccante di spessore per avere un terzo titolare accanto a Cerri e Raimondo. Da Henry a Russo, Valentini ha sondato diverse piste ma il francese ha deciso di restare a Palermo e il giovane di proprietà del Sassuolo ha preferito il Cesena che in questo mercato aveva già soffiato Saric alla Salernitana. Per la mediana è arrivato Federico Zuccon, buone stagioni a Lecco e Cosenza ma poco spazio in questa annata cadetta alla Juve Stabia. Arriva dall’Atalanta e potrà essere un’alternativa ed anche una spalla per Amatucci. In difesa, poi, si resta un po’ corti se è vero che nel convulso rush finale Valentini ha provato ad ingaggiare il giovane Guessand dall’Udinese. Hanno salutato Maggiore, passato al Bari, e Torregrossa, che ha raggiunto Fiorillo alla Carrarese, mentre Kallon è approdato alla Casertana e Braaf, che aveva accettato la destinazione turca, è stato trattenuto in granata visto che là davanti non sono più tantissimi i calciatori a disposizione di Breda che continuerà a fare a meno di Simy e ha fin qui mostrato poca considerazione anche per Wlodarczyy. Nove volti nuovi, tra cui Cerri, Raimondo, Caligara, Lochoshvili e Christensen, eppure la Salernitana dà l’impressione che con almeno un acino di sale avrebbe potuto rendere più gustosa la minestra. Non a caso, anche società che hanno quasi raggiunto l’obiettivo, si sono date da fare fino all’ultimo. Il Sassuolo, che viaggia spedito verso la serie A, ha preso Verdi e Bonifazi per rendere più ampia e competitiva la sua rosa. Il budget di 5 milioni di euro che era stato annunciato per il mercato di gennaio è stato eroso ma non del tutto, visto che ci sono state delle uscite e non si è investito sui cartellini (ci sono dei diritti di riscatto che potranno eventualmente essere esercitati, ma nessun obbligo). La partenza del calciomercato è stata più che mai lanciata, visti gli arrivi di Cerri e Raimondo, poi c’è stata una fase di riflessione ed assestamento in cui si è fatto di conto e si è chiesto a Valentini di sfoltire prima di inserire altri calciatori. Ora il mercato è alle spalle e Breda dovrà lavorare con i calciatori a disposizione per trovare continuità di risultati e portare la Salernitana alla salvezza. Venerdì ci sarà subito un esame importante in quel di Brescia e bisognerà farsi trovare pronti. La Salernitana deve salvare la categoria, ma l’impressione che resta, a giochi fatti, è che la proprietà abbia. come spesso accaduto negli ultimi due anni, dato impulsi diversi e contrastanti al direttore sportivo. Non avendo fatto praticamente mercato in estate, la Salernitana sapeva che a gennaio avrebbe dovuto fare tanto. L’ha fatto, ma, forse, non fino in fondo. Solo il campo potrà spazzare via i dubbi e si spera che possa dare risposte positive perché la classifica finora è specchio fedele di uno stato di permanente indecisione di cui da tempo è preda la società.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto