SALERNO: IL TAR “LIBERA” IL TUBO DI QUENCH

C’è il via libera del tribunale amministrativo regionale al prosieguo dei lavori per l’installazione del tubo di Quench a servizio del centro diagnostico Cesat al parco Arbostella di Salerno. I lavori dunque possono proseguire con buona pace dei residenti che avevano guardato con sospetto e preoccupazione alla nascita dello sfiatatoio strumento essenziale a garantire la sicurezza delle apparecchiatura di diagnostica installate nel centro. Gli esperti del servizio di sicurezza dell’Inail dopo aver ispezionato la struttura hanno dato il via libera riconoscendo la bontà dei procedimenti ed addirittura elogiando l’idea progettuale di aver nascosto il tubo in un totem pubblicitario. I giudici amministrativi, tenuto conto della ferma opposizione del condominio, hanno evidenziato che al momento “può ritenersi raggiunto il contemperamento degli interessi pubblici e privati – la pubblica incolumità, la libertà di iniziativa economica, la cura della salute – lasciando impregiudicata ogni valutazione di merito”. Il tutto anche in considerazione della nota redatta il 5 maggio dal responsabile Inail che stabilisce che devono essere resi efficienti ulteriori dispositivi di sicurezza ai sensi del Decreto Ministeriale che prescrive che le canalizzazioni dei gas di uscita dall’impianto di Risonanza Magnetica (tubo di Quench) dovranno essere idonee a convogliare i gas stessi all’esterno, in zone non accessibili al pubblico.

https://vimeo.com/128368077

Autore dell'articolo: Marcello Festa