SALERNO MOBILITÀ NELLA HOLDING DI SALERNO ENERGIA LA CISAL CHIEDE CHIARIMENTI

“L’accorpamento di Salerno Mobilità all’interno della holding di Salerno Energia rischia di essere un film già visto con la Centrale del Latte. Ecco perché, ragionando su quanto accaduto con la vicenda giudiziaria del Tar di Luci d’Artista, il Comune di Salerno dovrebbe pensarci molto bene prima di mettere a rischio il futuro dei lavoratori una delle aziende partecipate più floride dell’Ente”.

Esprime preoccupazione Luigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale, in merito alla decisione di portare nella Spa a partecipazione privata la società che si occupa della mobilità sul territorio comunale di Salerno. “Il codice degli appalti è noto a tutti e ovviamente con “Salerno Mobilità” nella holding si dovrà emettere un bando per l’assegnazione del servizio. Questo stravolgerebbe totalmente la missione attuale della società guidata dall’avvocato Massimiliano Giordano”, ha spiegato Vicinanza. “In primis bisogna chiedersi da chi saranno gestiti i parcheggi, poiché una piazza come quella di Salerno, con l’evento di Luci d’Artista che ogni anno porta tanti turisti in città, farebbe gola ai colossi del settore. Non voglio essere apocalittico, ma va messo in conto l’aumento delle tariffe e non solo”.

La preoccupazione maggiore per Vicinanza, infatti, è rappresentata dal futuro dei livelli occupazionali. “Cosa succederà se una nuova azienda si aggiudica l’appalto e decide di impiegare i suoi dipendenti? Le attuali maestranze di “Salerno Mobilità” cosa faranno? Questo è un film che ho già visto con la Centrale del Latte, per non parlare del caso Tar sulle Luci d’Artista”.

Da qui, l’appello al sindaco Vincenzo Napoli: “A tutti è nota la sua anima socialista, per questo gli chiediamo di non tradire i suoi ideali e parlare chiaro ai lavoratori. Ai dipendenti di “Salerno Mobilità” non interessano quote e trasferimenti di capitali, ma se continueranno a percepire lo stipendio. Ecco perché dal primo cittadino ci attendiamo garanzie”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa