“SALERNO NON E’ LA CITTA’ CON LA TARI PIU’ ALTA” –

E’ tendenzioso dire che la Tari a Salerno è la piu’ alta d’Italia. Le tariffe delle utenze domestiche e non domestiche della città di Salerno non possono essere facilmente paragonate alla città di Modena. Il confronto tra due realtà con costi del servizio, superfici ed attività commerciali diverse non consente una similitudine. Il giorno dopo la denuncia fatta dal consigliere comunale d’opposizione Gianpaolo Lambiase arriva la replica dell’amministrazione comunale di Salerno attraverso l’assessore al Bilancio Luigi Della Greca. L’imposta sulla spazzatura di Salerno non può essere raffrontata perchè la gestione è diversa.

a città di Modena ha un costo complessivo del servizio di 37 milioni, mentre a Salerno la cifra finanziata con la Tari è di 41 milioni, non c’è quindi una grande differenza come invece ha voluto mettere in risalto il consigliere Lambiase.
Non sono da trascura ha detto l’assessore Della Greca anche l’incidenza della morosità dei contribuenti che a Salerno è piu’ alta di quella di Modena, il costo della differenziata porta a porta,  l’utilizzo ed il costo degli impianti.
Se la riscossione della tassa sui rifiuti fosse equa si potrebbe anche arrivare ad una riduzione ha rimarcato Della Greca.

Autore dell'articolo: Barbara Albero

2 commenti su ““SALERNO NON E’ LA CITTA’ CON LA TARI PIU’ ALTA” –

    laura

    (Dicembre 28, 2018 - 12:58 pm)

    Uniamoci contro tributi vessatori imposti dal Comune di Salerno che non ha nessun rispetto della legalità e dei principi indicati dal legislatore. Salerno è una realtà a sé nel panorama italiano, non è certo un modello da seguire, eppure basterebbe imitare esempi virtuosi di altre città dove le cose funzionano regolarmente perché tutto possa migliorare.

    laura

    (Dicembre 28, 2018 - 12:52 pm)

    E’ il risultato di una gestione rifiuti inefficiente e di amministratori corrotti. I cittadini dovrebbero ribellarsi ma per ragioni storiche sono abituati a subire situazioni di abusi e poteri baronali che riportano alla dominazione borbonica se non al Medioevo.

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