SALERNO RICORDA AGOSTINO DI BARTOLOMEI –

Ieri al Vestuti sono state scoperte le targhe in memoria di Mario Saracino ed Agostino Di Bartolomei. Erano presenti i figli dell’ex calciatore e tecnico granata, mentre il figlio dell’ex capitano di Roma e Salernitana, Luca, ha affidato un messaggio che è stato letto dal consigliere comunale, Pino D’Andrea, con cui ha ringraziato la città ed i tifosi per l’affetto e il sostegno sempre dimostrati nei confronti della sua famiglia. Il sindaco Napoli e Rino Avella, presidente della Commissione Sport, hanno anche ribadito l’impegno per ottenere dalla Regione i fondi necessari per la ristrutturazione del Vestuti. L’ad della Salernitana, Maurizio Milan, trattenuto a Roma da impegni lavorativi, ha consegnato al team manager, Avallone, ed al responsabile della comunicazione, Lambiase, una lettera con cui ha ricordato la figura di Agostino Di Bartolomei. Presenti tanti ex calciatori granata, alcuni dei quali ieri mattina si sono recati al cimitero di Castellabate per poter rendere omaggio all’ex capitano. A trent’anni dalla morte, il ricordo di Di Bartolomei resta più che mai vivo per lo stile con cui ha interpretato la sua carriera e per la discrezione con cui ha sempre vissuto dentro e fuori dal campo. Anche gli ultras granata hanno ricordato il capitano con uno striscione: “Agostino Di Bartolomei: lasciato solo da quel calcio, divenne leggenda”.  Anche il Presidente della Regione Campania ha celebrato sui social Di Bartolomei: “ Trent’anni fa, oggi, finiva in maniera drammatica la vita di Agostino Di Bartolomei, un grande calciatore e soprattutto un grande uomo. Era amato dai suoi tifosi e rispettato dagli avversari per la sua grande umanità, fatta di riservatezza, umiltà e correttezza. Un esempio per tutti. Manca tantissimo. Un abbraccio alla famiglia e a tutti i suoi cari”. Un ricordo particolarmente commosso della figura di Ago è stato quello del presidente dell’Ussi nazionale, Gianfranco Coppola, grande amico dell’ex capitano e custode di tanti aneddoti.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto