SALERNO RIVIVE IL MITO DEL GRANDE TORINO. PER LA PRIMA VOLTA INCONTRO IN SERIE A DOPO SUPERGA –

Salerno rivive il mito del Grande Torino, un simbolo dell’Italia che esce fuori dalla seconda guerra mondiale, che unisce il mito del giro d’Italia, vinta in volata da Fausto Coppi al calcio. A pochi giorni dal 17 aprile del ’48 quando Salerno visse uno dei giorni più importanti della sua storia sportiva stamani allo stadio Donato Vestuti progettato dall’ingegnere Camillo Guerra e originariamente chiamato Campo Littorio e, dopo la guerra Stadio comunale nel 1952 denominato stadio comunale si è svolta una cerimonia sotto la lapide eretta il 24 maggio 1949, su iniziativa del Consigliere comunale Gennaro Avella, presidente della IV Commissione Sport, Politiche Giovanili ed Innovazione.

Il 17 aprile del 1948 davanti a 14 Mila spettatori entusiasti ed estasiati, la squadra di Gipo Viani, in maglia gialla per dovere di ospitalità, ospitò al Comunale il Grande Torino. E i granata del sud passarono anche in vantaggio prima che la squadra ospite si scatenasse, andando a segno quattro volte. Quel Torino era in pratica la nazionale italiana ed avrebbe vinto ancora numerosi titoli se la sorte non avesse trasformato la sua incredibile storia in leggenda immortale. Il 4 maggio del 49, di rientro da una gara amichevole a Lisbona, l’aereo che trasportava la squadra ed alcuni dirigenti e giornalisti si schiantò sulla collina di Superga quando ormai era ad un passo da casa

Questa mattina per la cerimonia il presidente presidente della IV Commissione Sport,  Rino Avella ha ospitato il dirigente del Toro, Alberto Barile, accompagnato dall’amministratore delegato della Salernitana, Maurizio Milan, e dalla responsabile comunicazione Mara Andria. Presente anche la giornalista Olga Chieffi e l’onorevole Piero De Luca.

Autore dell'articolo: Barbara Albero