SALVATI DA UN SUICIDIO. AVEVANO UN FINANZIAMENTO DI 1.200.000 EURO

L’Azienda di famiglia è  stata dichiarata  fallita ma loro non ricordavano di aver stipulato a garanzia della azienda stessa un  importante finanziamento  di  € 1.200.000,00 .

Erano disperati tanto – che in più occasioni mi avevano paventato l’idea del suicidio – sia  perché avevano già subito un fallimento sia perché non avevano una liquidità tale da poter onorare un debito così cospicuo per cui si vedevano sfumare anni di sacrifici perché avevano  terreni e abitazioni conquistati con il sudore del proprio lavoro .

Questa è la triste storia di una famiglia salernitana ma che spesso capita a migliaia di italiani perché costretti a subire un periodo di crisi economica – come quello attuale – tale che l’azienda di famiglia è costretta al fallimento e di conseguenza la banca ad aggredire  il patrimonio dei fideiussori .

Fortunatamente  non sempre tutto e perduto  e nonostante la pandemia attuale che non aiuta milioni di italiani  questa volta la legge ha aiutato chi è in difficolta , perché il Tribunale di NAPOLI, con sentenza del 9 dicembre 2021, N. 10787– a firma dell’avv. Mario MANZO del foro di Salerno , ha dichiarato  la nullità parziale del contratto di finanziamento  relativamente  alle clausole  in cui vincolava i  garanti a onorare il debito qualora l’Azienda  non fosse stata in grado di pagare il finanziamento  assunto con il noto e famoso  Istituto di credito , liberando definitivamente gli  assistiti dal  proprio debito .

“Un consiglio, ha dichiarato l’avv. Manzo,  non tentare l’estremo atto di togliersi la vita , credete nella giustizia, perché la legge protegge anche le persone deboli”.

Autore dell'articolo: Barbara Albero