SALVITELLE, A PIEDI NUDI TRA ROVI E SPINE PER DEVOZIONE A SAN SEBASTIANO MARTIRE

Si sfidano correndo a piedi nudi tra rovi e spine per giungere per primi in chiesa e baciare il piede del simulacro della statua di San Sebastiano Martire. Sono i fedeli di Salvitelle, protagonisti della singolare gara in programma ogni anno, l’ultima domenica di agosto, in occasione dei festeggiamenti in onore del Santo patrono del piccolo “paese-presepe” della Valle del Tanagro. I partecipanti alla corsa – avrà inizio alle 18 – partono dalla cima del Monte Serra San Giacomo, a quota 902 metri, per poi giungere alla cappella del Santo situata nella piazza principale del paese. Terminata la gara, i podisti, come da tradizione, si lavano le ferite provocate dai rovi immergendo i piedi in tinozze di vino paesano. Non ci sono vincoli di età, ogni anno corrono una trentina di persone, tra bambini, ragazzi ed anziani, i quali, come da regolamento, devono risiedere a Salvitelle. In serata, poi, gli stessi ‘kamikaze’ sono protagonisti di incontri di lotta greco-romana che fanno da preludio ad uno spettacolo di fuochi pirotecnici con cui si concludono i festeggiamenti in onore di San Sebastiano Martire.

Autore dell'articolo: Redazione